Gela. Il vertice di maggioranza, questa mattina convocato dal sindaco Lucio Greco, non si farà. Gli alleati, compresi i segretari di partiti e movimenti che lo sostengono, erano stati convocati per le 20 di questa sera. Invece, niente da fare. Nel pomeriggio, l’avvocato Greco ha fatto sapere che “per impegni urgenti” la riunione è rinviata a “data da destinarsi”. Un cambio di programma inatteso, visto che assessori, consiglieri di maggioranza e segretari si erano già dati appuntamento per il tavolo della “verifica”, atteso da tempo ma che non si è ancora tenuto, nonostante l’addio di Italia Viva e l’assessorato rimasto libero. Non è da escludere che il sindaco possa valutare il da farsi, concedendosi qualche altro giorno. Domani, la maggioranza sarà chiamata alla prova d’aula, visto che in consiglio, oltre ai debiti fuori bilancio, tornano il piano economico finanziario e le tariffe Tari. Per ora, si va avanti senza troppi mutamenti di rotta, anche se sono parecchi gli aspetti da analizzare, sia in giunta che nell’assetto della maggioranza. I numeri in aula consiliare sono piuttosto cangianti e i pro-Greco hanno già dimostrato di andare in difficoltà, se messi alle strette e senza l’eventuale presenza in aula di esponenti di opposizione. Interlocuzioni, seppur non ufficiali, sembra che ce ne siano state anche con gruppi che attualmente non fanno parte della maggioranza.
Del resto, il sindaco, per i progetti e per i finanziamenti, si è spesso interfacciato con partiti di governo, dal Pd e fino al Movimento cinquestelle. Quello con il Pd locale è un rapporto politico che non è mai veramente decollato ma che nonostante l’uscita dei dem dall’amministrazione ha comunque continuano ad avere tappe importanti, esclusivamente su un piano istituzionale. Di recente, il primo cittadino ha spiegato di aver apprezzato l’apertura dem su questione morale e Contratto istituzionale di sviluppo. Incontri ufficiali, però, non ce ne sono mai stati. La segreteria cittadina ha pieno mandato a decidere la strategia, così come ha abbondantemente confermato il segretario provinciale Peppe Di Cristina. Con o senza il Partito democratico, gli alleati dell’avvocato vorrebbero comunque puntare ad una stabilità politica maggiore, anche per vagliare le basi di un secondo mandato dello stesso Greco, che ha già fatto capire di pensarci seriamente.