Salsetta: “Ecco come la mafia imponeva la sua pressione alla Edilponti”

 
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Gela. La mafia imponeva tutto, dagli operai alla gestione dei cantieri di lavoro e le forniture. Erano gli anni duemila, quando la rivoluzione di imprese e commercianti era oramai irrefrenabile. Ma erano anni bui, dove si rischiava di uscire fuori dai processi produttivi e perdere tutto. Di quel periodo ne ha parlato tanto Giovanni Salsetta, presidente di Edilponti e componente direzione regionale di Legacoop Sicilia e della Presidenza dell’Associazione Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro.

Lo scenario è quello del teatro Massimo di Palermo, dove si sono celebrati i 130 anni della Lega della Cooperative.

Per Salsetta è stata l’occasione per rievocare le “pressioni ed intimidazioni di stampo tipicamente mafioso” subite nei primi anni duemila da parte di taluni soggetti gravitanti nell’orbita dell’indotto della raffineria che miravano al perseguimento del disegno criminoso di “esercizio del controllo estorsivo” nei riguardi della Edil Ponti attraverso il metodo del “subentro nella gestione diretta” delle maestranze, dei cantieri di lavoro nonché nell’utilizzo dei beni dell’azienda.

Quindi è stata la volta degli anni intesi e felici in cui si è sperimentato la denuncia, la collaborazione con le forze dell’ordine e i successi conseguiti con la rinascita dell’Associazione Antiracket a Gela.

Salsetta ha così testimoniato il valore della scelta di fare impresa nella legalità raccontando i successi professionali ed aziendali conseguiti nel lungo cammino di progresso e di sviluppo intrapreso.

C’è stata una grande affluenza di pubblico alla due giorni della Biennale dell’Economia Cooperativa svoltasi presso la Sala Stemmi del Teatro Massimo di Palermo per i festeggiamenti dei 130 anni della Lega delle cooperative.

Il tema …”cooperare per cambiare: il valore della cooperazione al SUD tra sviluppo e legalità”, ha visto tanti relatori di prestigio.

Dopo gli interventi del Responsabile legalità e Beni confiscati di legacoopsicilia Filippo Parrino, del presidente onorario della Federazione Antiracket Italiana Tano Grasso, del Procuratore Aggiunto della Procura di Palermo Dino Petralia, del Consigliere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Ida Nicotra e del Presidente della C.M.C. Ravenna Massimo Matteucci è stata la volta del Presidente e L.R. della Costruzioni Edil Ponti storica società cooperativa gelese che dal oltre un trentennio opera nell’indotto della Raffineria di Gela e che con i suoi attuali 130 dipendenti rappresenta una realtà economica importante per il contesto lavorativo gelese.

L’intervento conclusivo è stato del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ed è stato anche l’occasione per ricordare la sua venuta a Gela nel febbraio del 2010 quando nella veste di Presidente di Legacoop Nazionale ha inaugurato l’impianto di calcestruzzo della Costruzioni Edil Ponti in Contrada Giardina. Per l’occasione il Presidente Salsetta ha omaggiato il Ministro Poletti di una foto-ricordo celebrativa dell’evento.

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