Rsa Caposoprano, vertice in prefettura: “Vanno pagati gli stipendi ai dipendenti”

 
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Gela. La Sst srl, società proprietaria della Rsa Caposoprano, deve accelerare e pagare gli stipendi ai dipendenti. I versamenti sono fermi all’ottobre dello scorso anno. In settimana, si è tenuta una riunione, in prefettura a Caltanissetta. Le organizzazioni sindacali sono tornate a chiedere lo sblocco degli stipendi. I vertici della Sst srl, con il presidente Isidoro Bracchitta, hanno invece sottolineato che i ritardi sarebbero da addebitare al fermo dei pagamenti da parte di Asp. La struttura sanitaria è convenzionata e svolge attività per conto dell’Azienda sanitaria provinciale. Il manager Asp Alessandro Caltagirone ha riferito dell’impossibilità di procedere perché Sst srl risulterebbe con Durc negativo. Se la società non dovesse uscire dall’impasse a breve, dovrà essere Asp ad effettuare i pagamenti dovuti ai lavoratori. In questi mesi, la struttura di Caposoprano è stata anche al centro di una serie di controlli da parte del Nas dei carabinieri. Sono state sollevate contestazioni dai militari rispetto ad alcuni lavori previsti nell’immobile, che già in passato è stato toccato da indagini della magistratura. I sindacati non escludono responsabilità gestionali da parte del nuovo corso societario, subentrato al precedente (invece interessato dai fatti dell’Ipab “Aldisio”). Gli stessi sindacati e chi da tempo opera nella struttura temono sviluppi ulteriori. Personale storico ha scelto di lasciare. Il timore inoltre è che possa essere a rischio la convezione con Asp, scaduta sul finire dello scorso anno.

Sarebbe un colpo impossibile da attutire, mettendo in bilico le posizioni di una cinquantina di operatori e dipendenti, oltre che di servizi sanitari importanti per un territorio da anni in crisi pure su questo fronte.

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