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Rsa Caposoprano, per pg appelli sulle motivazioni vanno respinti: toccherà alle difese concludere

Per i legali di difesa, le motivazioni di primo grado vanno riviste a partire da quelle per i capi dichiarati prescritti

A cura di Rosario Cauchi
26 aprile 2025 21:52
Rsa Caposoprano, per pg appelli sulle motivazioni vanno respinti: toccherà alle difese concludere -
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Gela.  Per la procura generale, le statuizioni indicate nella motivazione emessa dal collegio penale del tribunale vanno confermate. Per questa ragione, in settimana, è stato chiesto ai giudici della Corte d'appello di Caltanissetta di non accogliere i ricorsi avanzati dalle difese di alcuni imputati, coinvolti nell'inchiesta sulla Rsa Caposoprano. Tra questi, l'ingegnere Renato Mauro, al vertice della società proprietaria della Residenza sanitaria assistita, l'ex consigliere comunale e attuale dirigente di Fratelli d'Italia Sandra Bennici, il funzionario comunale Salvatore Lombardo e ancora il dirigente Asp Calogero Buttiglieri, che sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura e Rocco Guarnaccia. Per i legali, le motivazioni di primo grado vanno riviste a partire da quelle per i capi dichiarati prescritti. Stando ai ricorsi, ci sarebbero tutti i presupposti per le assoluzioni. A giugno, toccherà proprio alle difese esporre le rispettive conclusioni. L'assoluzione, in primo grado, venne disposta per la contestazione di corruzione rispetto alle posizioni di Mauro, Bennici, Buttiglieri e inoltre dell'altro dirigente Asp Luigi Drogo e dell'attuale vicesindaco Giuseppe Fava. Per loro, fu indicato che “il fatto non sussiste”. Ulteriori capi di accusa furono dichiarati prescritti per Salvatore Lombardo, Davide Giordano, Raffaella Galanti, Donato Fidone, Isidoro Bracchitta e Gaetano La Bella, oltre che per gli stessi Mauro, Bennici, Drogo, Buttiglieri e Fava.

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