Gela. “Un progetto di rilancio della città e del territorio, con una visione precisa”. Questo, secondo l’ex parlamentare Ars Pino Federico, deve fare il centrodestra e i primi segnali arrivano dall’Ars. “I nostri parlamentari di centrodestra del territorio – spiega – stanno dimostrando una grande sensibilità verso la città. L’emendamento sulle royalties da svincolare è un esempio lampante. Purtroppo, per errori commessi, il centrodestra ha perso le elezioni amministrative. E’ evidente però che la città avrebbe avuto bisogno di una giunta di centrodestra strettamente collegata con Roma e Palermo. Io spero che quello che stiamo facendo non venga sfruttato dal centrosinistra, per prendersi meriti che gli esponenti di quell’area non hanno. Non deve prevalere l’interesse delle carriere politiche personali di esponenti come Di Paola o di quelli del Pd. Se così fosse, la città rischierebbe di finire ancora di più in un isolamento completo e non se lo può permettere. Il sindaco deve evitare tutto questo”. Federico, che in consiglio comunale si rivede nell’esponente di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino, non può che salutare con una certa soddisfazione il patto stretto tra l’Mpa e Forza Italia. “Un partito moderato, in Sicilia e non solo, non può che avere riscontro – aggiunge – noi da sempre siamo autonomisti e ci rivediamo nell’area moderata del centrodestra. Una collocazione? Ho fatto la mia storia politica e oggi non ho la frenesia di candidarmi. Voglio lavorare insieme alle altre forze d’area per rilanciare la città e il territorio. E’ questo l’unico mio interesse, indipendentemente dalle candidature. Mi confronto con l’assessore regionale Edy Tamajo, che ringrazio per la stabilizzaizone del personale della Camera di Commercio, e con l’onorevole Michele Mancuso”. Ancora una volta Federico reitera il concetto, “dobbiamo dare una visione a questa città”. “Quest’amministrazione non ha tutto questo – continua – il centrosinistra ha solo dimostrato di saper gestire potere. Il centrodestra ha commesso errori alle amministrative e ha pagato caro, con la sconfitta. Dobbiamo ripartire evitando che ciò possa verificarsi ancora”.
L’ex parlamentare Ars e presidente della Provincia considera indispensabili gli investimenti per una ripartenza. “Fino a ora si è visto poco – conclude – la nuova tangenziale, il museo del mare, il distretto turistico e il parco archeologico, risalgono tutti al periodo durante il quale abbiamo amministrato noi. Dobbiamo impegnarci per il nuovo ospedale e finalmente per concretizzare il ciclo delle acque reflue destinate all’agricoltura. Va inoltre resa efficiente l’interconnessione tra le dighe Cimia e Disueri. C’è bisogno di programmare e non di fare altri passi indietro”.