Gela. Non ce l’ha fatta Giovanni Prudenti, 61 anni, l’autista del 118 che si era sentito male la scorsa settimana. E’ morto nelle scorse ora a causa di una bronchite all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. C’era anche stato il sospetto che Prudenti potesse essere affetto da Coronavirus, ma il tampone aveva dato esito negativo. Nulla lasciava presagire che quella che sembrava una seria bronchite potesse sfociare in un decorso irreversibile.
Giovanni Prudenti era in servizio a Butera e negli scorsi giorni era stato trasferito a Caltanissetta. In ambulanza era entrato da paziente senza il soccorso dei colleghi. Dentro era riuscito pure a scherzare – raccontano i suoi colleghi del 118 – ed aveva persino mangiato una mela. Nulla poteva far pensare che quello sarebbe stato il suo ultimo viaggio. I primi due giorni la patologia sembrava sotto controllo, poi l’improvviso peggioramento.
Giovanni era molto conosciuto in città. Solare e pronto alla battuta, lascia la moglie e due figli. Alla famiglia, ai figli Federica e Rosario Prudenti, con cui abbiamo condiviso alcuni progetti culturali, il cordoglio della nostra redazione.
Siamo appena all’inizio! Abbiamo percepito il grado di prestazioni delle nostre strutture.
C’è da mettersi le mani ai capelli.
Grazie a tutta il nostro apparato diringenziale a tutti i livelli. Grazie a tutti gli organi di informazione e a tutte le costellazioni di apparati più o meno organizzati, che con grande senso di “irresponsabilità” hanno sottaciuto su tutte le carenze della nostra comunità, determinate da scelte scellerate e da semplice e vera insipienza!