Gela. Smaltite le complesse elezioni comunali, domenica 26 maggio si torna al voto per il rinnovo del Parlamento Europeo. In città in questo fine settimana si sono visti i primi candidati. Ci riprova Saverio Romano, che in città fa riferimento ad Enzo Cirignotta ed Ennio Di Pietro.
All’hotel Villa Peretti Romano ha parlato ai nostalgici dello scudo crociato, definendosi non a caso un rappresentante della “Democrazia Cristiana 3.0”.
“Il centro moderato deve diventare attrattivo e io sono uno che unisce – ha detto Romano – la gente non ama le divisioni e ha desiderio di un grande partito moderato e di centro. Ho risposto ad una vostra collega che “sono un democristiano 3.0”. Il valore politico di questa tornata elettorale è molto importante da una parte i sovranisti e populisti che sono contro l’Europa, dall’altra ci siamo noi, i moderati centristi quelli del grande Partito Popolare Europeo che abbiamo l’obbligo di lottare per un’Europa più forte e soprattutto per una Italia che torni ad essere protagonista in questo contesto”.
C’è molta voglia di centro, di un partito moderato ed in tal senso le elezioni europee posso diventare un banco di prova contro i sovranisti. L’ex ministro all’Agricoltura del governo Berlusconi non si scompone quando gli parliamo del pericolo astensionismo alle urne o dello scisma che ha colpito Forza Italia in Sicilia, con la fuga di diversi big azzurri. Saverio Romano è apparso critico anche sul reddito di cittadinanza, definito una offesa all’intelligenza ed alla dignità delle persone.
Enzo Cirignotta ha spiegato perché sostiene Saverio Romano. “Siamo convinti che in Europa è necessario eleggere soggetti con grande esperienza e competenza, e Saverio Romano lo è, avendo ricoperto la carica di parlamentare nazionale, di sottosegretario, di Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. A lui intendiamo consegnare la rappresentanza in Europa dei siciliani”. “C’è tanto da fare in Europa, immigrazione, politica estera, politica economica. Ma una missione vogliamo affidare a Saverio Romano: la difesa dell’agricoltura siciliana. Oggi le nostre aziende agricole soffrono la concorrenza dei prodotti agricoli importati dal Nord Africa, i quali vengono coltivati senza seguire gli stringenti protocolli di produzione imposti alle imprese siciliane. Pertanto, chiediamo maggiori controlli e tutela dei prodotti agricoli siciliani”.
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