Gela. La vera vittima dell’acquisizione coattiva dell’area dove oggi sorge il tribunale “abusivo” è Giovanni Romano.
La sua “frutta d’oro” aveva affittato i locali di proprietà dei Calafiore, cui spetta il maxi risarcimento.
Rocco pardo, presidente di Confesercenti, ricorda bene il 2009. “Romano è la vera vittima, avendo subito la demolizione della propria attivita’ lavorativa con perdita di posti di lavoro in una città già dilaniata dalla disoccupazione. Costretto dall’amministrazione comunale, in virtù di un verbale di conferenza di servizi e di una determina dirigenziale a spostarsi presso la sede dell’ex terminal bus di contrada Brucazzi, priva delle più elementari norme igienico sanitarie, privo di pavimenti, tetto e di quanto necessario allo svolgimento di una attività commerciale.
Ancora oggi, a distanza di otto anni, Romano è ancora in attesa di un contratto di locazione, malgrado i continui solleciti rivolti in tal senso alle amministrazioni comunali che si sono susseguite. Neanche dopo l’ultimo incontro avvenuto presso l’ufficio di presidenza alla presenza di Pardo e del legale della società, avvocato Sonia Romano, si e’ avuto riscontro.
“Speriamo che l’amministrazione comunale, oggi rappresentata dal sindaco Domenico messinese dimostri, con i fatti, di volere stare accanto a tutti coloro i quali investono nel territorio gelese e di avere a cuore la crescita della città”.