Gela. Sono quarantasette gli ammessi al programma del Reddito minimo di inserimento, che l’amministrazione comunale, dopo le tante proteste dei lavoratori, ha da poco rinnovato. Lo stanziamento complessivo, a copertura delle spese, ammonta a circa 500 mila euro. I lavoratori, da decenni inseriti in questo bacino ma senza una vera stabilizzazione, chiesta a gran voce invece dai sindacati, verranno impiegati nella manutenzione del verde, in quella di stabili e beni comunali, per la segnaletica stradale e a supporto degli uffici amministrativi. Solo tre istanze sono state respinte dai funzionari del municipio. Allo stesso tempo, verranno effettuate tutte le verifiche necessarie per valutare la situazione di quei lavoratori, i cui nuclei familiari percepiscono il reddito di cittadinanza. La giunta, su proposta dell’assessore Nadia Gnoffo, ha ritenuto necessario sbloccare l’iter, così da dare risposte alla richiesta di lavoro arrivata dagli operatori Rmi.
Se dovessero risultare anomalie reddituali, allora i funzionari del municipio potranno comunque decidere di rivedere la posizione di chi è stato già ammesso.