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"Riva e Mariani", inizia la protesta dei lavoratori: "Servono certezze dopo cambio appalto"

Gela. La preoccupazione era evidente e di recente era stata esternata dalle organizzazioni sindacali. Questa mattina, davanti all’ingresso principale della bioraffineria Eni, è iniziata la protesta

A cura di Rosario Cauchi
07 aprile 2025 11:50
"Riva e Mariani", inizia la protesta dei lavoratori: "Servono certezze dopo cambio appalto" - Lavoratori Riva e Mariani davanti ai tornelli
Lavoratori Riva e Mariani davanti ai tornelli
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Gela. La preoccupazione era evidente e di recente era stata esternata dalle organizzazioni sindacali. Questa mattina, davanti all’ingresso principale della bioraffineria Eni, è iniziata la protesta dei dipendenti di “Riva e Mariani”, azienda da anni impegnata nel sito, nell’ambito delle coibentazioni. È già stato indicato il trasferimento di almeno undici dipendenti, che dovranno lasciare il sito locale, proprio a causa dei contratti persi.

Il sit in dei lavoratori
Il cambio di appalto, con i lavori andati alla Termisol, dovrà avere garanzie occupazionali precise, secondo i sindacati. I dipendenti e i segretari di Filctem, Femca e Uiltec, Catalano, Tandurella e Castania, vogliono certezze. Domani, è in programma un incontro, anche in presenza dei riferimenti di Sicindustria. Attendono però un tavolo con Eni, Termisol e appunto “Riva e Mariani”.

La scorsa settimana, al culmine di diversi tentativi di pervenire a un’intesa, lavoratori e sindacati hanno deciso l’avvio della mobilitazione. L’azienda ha comunicato che il trasferimento di almeno diciassette operai, da definire nel corso dell’anno, è necessario per completare lavori in altri siti italiani.

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