“Ripartiamo Mazzarino”: “Dalla minoranza e dal suo leader grave sgarbo istituzionale a Faraci”

 
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Il sindaco Domenico Faraci

Mazzarino. In occasione del giuramento del nuovo sindaco Domenico Faraci, durante l’insediamento del consiglio comunale, si è verificato “un grave sgarbo istituzionale da parte della minoranza consiliare di “Mazzarino Lab”, capeggiata da Damiano Arena che ha scelto di abbandonare l’aula”. Lo riferiscono gli esponenti di “Ripartiamo Mazzarino”. “Questo atto rappresenta non solo una mancanza di rispetto verso le istituzioni democratiche ma anche un comportamento che mette in discussione il rispetto dei principi fondamentali della rappresentanza politica e della coesione istituzionale. Il giuramento del sindaco è un momento solenne e di alta rilevanza istituzionale. Durante questa cerimonia, il sindaco, rappresentante eletto dai cittadini, assume ufficialmente l’incarico e giura fedeltà ai principi costituzionali e alle leggi della Repubblica. Tuttavia, durante la cerimonia di giuramento del nostro sindaco Domenico Faraci, i consiglieri di minoranza di “Mazzarino Lab” hanno deciso di abbandonare l’aula, rifiutandosi di partecipare a questo momento fondamentale di democrazia”, aggiungono.

Un comportamento che viene considerato “mancanza di rispetto istituzionale”. “L’abbandono dell’aula da parte della minoranza di “Mazzarino Lab” rappresenta un atto di mancato rispetto verso il sindaco Faraci eletto democraticamente, verso l’istituzione del consiglio comunale e verso tutti i cittadini mazzarinesi che hanno partecipato al processo democratico. E’ un danno della coesione istituzionale. La coesione tra le diverse componenti del consiglio comunale è essenziale per il buon funzionamento della macchina amministrativa. E’ un atto di disgregazione quello messo in atto dalla minoranza di Damiano Arena e mina questa coesione e può creare fratture difficili da sanare. Genera sfiducia nei processi democratici. La scelta di non partecipare al giuramento può essere interpretata come un segnale di sfiducia nei confronti dei processi democratici e della volontà popolare mazzarinese espressa attraverso il voto. Questo atteggiamento può contribuire alla disaffezione ulteriore delle nuove generazioni e più complessivamente tutti i nostri concittadini dalla politica. Trasmette un messaggio negativo ai cittadini mazzarinesi, suggerendo che la politica possa essere basata sulla divisione e sul rifiuto del dialogo, piuttosto che sulla collaborazione e sul rispetto reciproco”, fanno sapere dal coordinamento. “Il coordinamento di “Ripartiamo Mazzarino” esprime profonda delusione e preoccupazione per quanto accaduto. È doveroso ribadire che la partecipazione ai momenti istituzionali è un dovere per tutti i rappresentanti eletti, indipendentemente dalle loro posizioni politiche. Invitiamo la minoranza consiliare di “Mazzarino Lab” a prendere le distanze dal loro capo politico e a riflettere sull’importanza del rispetto istituzionale e a riconsiderare il proprio atteggiamento. La collaborazione e il dialogo sono elementi imprescindibili per il buon governo della città e per il progresso della nostra comunità. È essenziale che tutte le forze politiche lavorino insieme, nel rispetto delle regole democratiche e delle istituzioni che le incarnano”, si legge in una nota. Per il gruppo, si tratta quindi di uno “sgarbo istituzionale” grave e che mette in discussione le basi di qualsiasi confronto costruttivo.

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