Gela. Che ci sia tensione tra le fila locali di Sinistra Ecologia e Libertà nessuno sembra negarlo. Il clima si è ulteriormente inasprito all’indomani delle primarie svolte dal partito: con il buon risultato ottenuto da Antonio Rinciani, pronto a competere per il senato, e da Monia Cassarà, tra le pretendenti per un posto a Montecitorio.
Così, i dubbi sull’effettivo numero di votanti e sulle modalità d’organizzazione suscitano riflessioni da parte di Orazio Rinelli.
“Che sia chiaro – dice l’avvocato – non metto in dubbio la validità dei compagni di partito premiati a conclusione delle primarie. Dico solo che ci sono organi di garanzia con il compito di far osservare le regole. Insieme ad altri componenti, cercherò di capire quale posizione verrà occupata in lista da Antonio Rinciani”.
I numeri, insomma, potrebbero fare la differenza all’interno di un partito, da mesi, non estraneo a lotte interne: con i due circoli cittadini impegnati ad osservarsi con molta diffidenza.
“All’interno di una compagine politica – spiega ancora Rinelli – è importante la partecipazione. Spero solo che Sel non si trasformi in un partito destinato a privilegiare gli interessi di alcuni a discapito di quelli degli altri. Se così fosse, io, insieme ad altri compagni, dovremmo valutare e tirare le somme. Del resto, fare politica significa mettere in campo una passione che non necessariamente deve sposarsi con una struttura di partito”.
Insomma, un disimpegno dell’ex assessore Orazio Rinelli non sembra da escludere. Intanto, in città, iniziano a farsi sentire le sirene del magistrato Antonio Ingroia, tra i fondatori di Rivoluzione Civile.
“Sto molto attento – conclude Rinelli – a quello che si muove sul fronte di sinistra. L’incontro avuto con Nichi Vendola mi è servito a scegliere Sel. Certamente, Rivoluzione Civile sta inglobando molte fette della sinistra, anche radicale, per non parlare di Italia dei Valori”.
