Gela. Il rilancio della portualità, con il passaggio all’Autorità della Sicilia Occidentale, da diverse parti politiche è visto come un nuovo inizio, anche su un piano più complessivo degli investimenti e dello sviluppo. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito ritiene che per il territorio sia una sponda fondamentale da sfruttare, senza perdere altre occasioni. Anche per questo motivo, chiama a raccolta tutte le forze istituzionali che vogliano collaborare, senza differenze politiche. “La decisione del governo centrale che individua Gela come scalo di rilevanza nazionale, non può che prefigurare, per il territorio, importanti vantaggi sotto il piano dello sviluppo e a cascata sotto quello del mutamento di una visione futura della portualità. Il tema, inoltre, si presta ad un’importante riflessione – dice – sulla convergenza di vedute della politica, che da adesso in poi sarà chiamata a convogliare le forze perché questa occasione venga sfruttata al massimo. La pratica delle dichiarazioni sensazionalistiche non mi si addice. Questa nuova collocazione, adesso ci impone l’apertura di un nuovo capitolo politico-istituzionale per lavorare in sinergia con tutte le forze politiche, che unitamente all’amministrazione hanno operato perché questa occasione spiegasse i suoi effetti positivi. Si deve aprire davvero una nuova pagina per la città, in una strategia di sviluppo”. Sammito è convinto che i possibili fondi che saranno destinati alla portualità locale saranno un vero volano di sviluppo e respinge qualsiasi sospetto, a priori, su interessi criminali, richiamando anche alcuni articoli di stampa.
“Questa mattina, tra gli altri, un giornalista di Palermo, nel proprio pezzo sul tema ha inteso lasciarsi andare ad esternazioni tutt’altro che piacevoli adducendo che in virtù della nuova collocazione dei siti portuali locali potrebbe svilupparsi un enorme business che potrebbe attrarre gli interessi della criminalità in questa zona fortemente sensibile, ponendo così al governo Draghi un grande problema di garanzia della legalità. Posto che è certamente vero che la nostra è una città complessa e pertanto la mia digressione non ha il fine di dipingerla come perfetta. Trovo però fuori luogo, a fronte di un’opportunità concessa – dice ancora – insinuare il dubbio di un’opportunità resa potenzialmente vana. Altrettanto fuori luogo, trovo che a far questo sia una persona che avrebbe dovuto, con professionalità, limitarsi a riportare i fatti senza lasciarsi andare ad ipotetici quanto offensivi risvolti come se fosse in grado di leggere il futuro. Si limitasse a parlare dei fatti e riportarli fedelmente senza lasciarsi andare ad esternazioni personali che molto dicono di quel che pensa e poco dei fatti dei quali avrebbe dovuto scrivere. Sarà cura della città e della politica smentirlo e perché no, ospitarlo”.