Gela. Quello dell’importazione nel sito locale di Ecorigen di rifiuti speciali classificati come “catalizzatori esauriti contenenti metalli di transizione pericolosi o composti di metalli di transizione pericolosi” e “catalizzatori esauriti contaminati da sostanze pericolose”, è un tema che sta facendo discutere, soprattutto la politica locale. Abbiamo riferito del decreto del dipartimento regionale acqua e rifiuti che autorizza l’importazione, su precisi quantitativi e per “operazioni di recupero”. Partiti e movimenti dell’area di sinistra hanno chiesto un intervento dell’amministrazione comunale, temendo l’impatto ambientale. Secondo il vicepresidente provinciale di Fratelli d’Italia Ignazio Raniolo non ci sono rischi da collegare a un’attività che l’azienda svolge sul territorio da circa trent’anni. “In un momento in cui la città soffre economicamente per il ridimensionamento industriale, nessuno si può permettere di fare dichiarazioni inutilmente allarmistiche, specialmente senza avere alcuna contezza di ciò che si dice. L’Ecorigen è un’azienda che opera nella zona industriale locale da oltre trent’anni e si è sempre occupata esclusivamente di rigenerazione di catalizzatori industriali esausti e della preparazione per il recupero delle componenti metalliche, lavorando in tutta sicurezza senza mai determinare, in tanti anni di attività, situazioni che potessero compromettere l’ambiente. Il fatto che i catalizzatori verranno trasportati dalla Francia è giustificato dal legame societario con il sito transalpino, controllato della holding che lavorerà i catalizzatori in città per sostenere i livelli occupazionali e le maestranze locali. Niente di più e niente di meno rispetto a quanto sempre fatto dall’Ecorigen”, dice Raniolo. Secondo l’esponente FdI si punta a “un allarmismo inutile”.
“Purtroppo si deve sottolineare la superficialità con la quale si toccano certi argomenti. Il nostro passato non deve portarci a demonizzare tutte le attività industriali ma dobbiamo pretendere il rispetto dell’ambiente e delle salute umana, accogliendo con favore le attività svolte dalle aziende che rispettano le norme in materia. Dispiace che qualcuno, per avere il suo momento di notorietà, attacchi gratuitamente un’azienda che lavora con serietà da decenni nel territorio non pensando alle ripercussioni economiche e lavorative che ne possono conseguire”, conclude il dirigente meloniano.