Gela. Avrebbero trasportato e smaltito illecitamente notevoli quantità di rifiuti industriali attraverso i camion delle loro aziende. Così, è scattata la prima condanna, a sei mesi di reclusione, nei confronti dell’imprenditore Francesco Nigita.
I suoi legali, infatti, hanno scelto di patteggiare la pena davanti al giudice Manuela Matta. L’altro imprenditore finito sotto processo, Giovanni La Cognata, invece, ha scelto di non concordare l’eventuale condanna. Intanto, per ottenere il dissequestro di una vasta discarica di sua proprietà nel ragusa no, dovrà pagare, entro fine aprile, la somma di settantotto mila euro. Solo in questo modo, i sigilli apposti dagli investigatori potranno essere rimossi.
Gli avvocati difensori, fin dalla prima udienza, hanno contestato la competenza dei giudici del tribunale, dato che le discariche sospette furono individuate in provincia di Ragusa. Il giudice, invece, ha rigettato le indicazioni disponendo la prosecuzione del giudizio che rimane aperto per il solo La Cognata.
Il blitz contro il presunto smaltimento illecito venne messo a segno dai militari della guardia di finanza.
