Rifiuti, Piazza Armerina pronta a lasciare la Srr4: Cammarata ha scritto a Marino

 
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Una riunione dell'assemblea della Srr4

Gela. Nel sistema locale dei rifiuti la Srr4 ha sicuramente un ruolo da baricentro e la società, ora guidata dal sindaco di Mazzarino Vincenzo Marino, nell’ultimo anno si è trovata ad affrontare il peso enorme dell’emergenza rifiuti in Sicilia, con Timpazzo sottoposto ad una pressione, che forse ora pare destinata ad allentarsi. E’ una fase importante anche per il nuovo servizio in house, già partito in diversi Comuni dell’ambito. Dalla Srr4, però, ha appena deciso di uscire il Comune di Piazza Armerina. Il sindaco Nino Cammarata ha fatto pervenire una nota ai vertici della società, spiegando che la sua amministrazione ha scelto di cedere le quote nella Srr4 e di passare alla Srr6 della provincia ennese. Sicuramente, si tratta di una decisione che non era attesa. “Impianti Srr”, la società in house che gestisce il servizio e la piattaforma di Timpazzo, stava lavorando per partire con la nuova attività anche nel centro ennese. Piazza Armerina, però, si defila. “In effetti è arrivata una comunicazione – spiega Marino – il sindaco Cammarata fa un excursus di tutte le ragioni che hanno fatto maturare questa decisione. Richiama il servizio in house e la clausola sociale per i lavoratori, che non possiamo applicare con la gestione in house. L’amministrazione di Piazza Armerina ha deciso di passare alla Srr6 della provincia di Enna, pure per ragioni territoriali”. A questo punto, “Impianti Srr” dovrebbe cessare i preparativi e gli acquisti per Piazza Armerina, concentrandosi quasi esclusivamente su Gela, dove il servizio in house non è ancora partito. “Convocherò un’assemblea per dare comunicazione a tutti i sindaci – aggiunge Marino – per noi si tratterà di una presa d’atto. Probabilmente, chiederò un parere all’assessorato regionale dell’energia, per capire come procedere. Il sindaco di Piazza Armerina ha scritto alla Srr4 e all’assessorato regionale. Ci saranno dei passaggi amministrativi da effettuare”. L’uscita del Comune di Piazza Armerina, che era l’unico nella Srr4 a non ricadere nella provincia di Caltanissetta, arriva in un momento certamente non così semplice.

Con la campagna elettorale in pieno svolgimento, sul fronte dei rifiuti tante opzioni sono ancora aperte e toccherà al prossimo governo regionale dare una linea. Da tempo si discute di un’ulteriore riforma del sistema delle Srr, che hanno preso il posto degli Ato. Fino a qualche mese fa, anche l’amministrazione comunale del sindaco Lucio Greco non scartava l’ipotesi di una soluzione che potesse smarcarla dalla Srr4 e dal servizio in house. Per diverso tempo, il sindaco e l’allora assessore all’ambiente Cristian Malluzzo hanno lavorato sull’ipotesi di un Aro, che però la Regione ha escluso. Ora, invece, bisogna far partire il servizio di “Impianti Srr” anche in città, dove Tekra è ancora in proroga. Rimane il nodo del bando per le assunzioni, che probabilmente ha inciso sulla decisione del primo cittadino di Piazza Armerina.

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