Gela. Le indagini sono in corso, dopo che i pm della procura e i poliziotti del commissariato hanno individuato un’area, nella zona di contrada Passo di Piazza, utilizzata per smaltire illecitamente quantità notevoli di rifiuti speciali. Venivano dati alle fiamme, come accertato dagli investigatori. La scorsa estate furono eseguite cinque misure di custodia cautelare, nei confronti dei due titolari della ditta, che avrebbero autorizzato lo smaltimento irregolare, e di tre operai (due di nazionalità gambiana e un polacco). Per uno dei titolari della ditta, Emanuele Fontana, la Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Giuseppe Cascino. E’ stato disposto l’annullamento del provvedimento che imponeva la misura restrittiva all’indagato. Dovranno essere nuovamente i giudici a pronunciarsi. La difesa aveva avanzato ricorso, dopo il rigetto disposto dai magistrati del tribunale del riesame di Caltanissetta. Attualmente, Fontana non è sottoposto ad altri obblighi (gli erano stati imposti i domiciliari). Secondo gli inquirenti, un mezzo della ditta sarebbe stato utilizzato per smaltire irregolarmente rifiuti speciali, dandoli alle fiamme.
Alcuni roghi sono stati videoripresi dagli inquirenti. Roghi che in quella zona, anche a ridosso della Riserva Biviere, si ripetono con frequenza, determinando conseguenze anche a causa delle sostanze pericolose immesse in atmosfera.