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Rifiuti e degrado, mercato ortofrutticolo in crisi e operatori abbandonati

Gela. Non sono bastati i solleciti indirizzati a Palazzo di Città, il mercato ortofrutticolo di Giardinelli, già in netta flessione economica da anni, rischia di andare incontro ad una vera emergenza...

A cura di Rosario Cauchi
30 luglio 2020 18:30
Rifiuti e degrado, mercato ortofrutticolo in crisi e operatori abbandonati - Scarti di ogni tipo vengono lasciati nel piazzale
Scarti di ogni tipo vengono lasciati nel piazzale
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Gela.Non sono bastati i solleciti indirizzati a Palazzo di Città, il mercato ortofrutticolo di Giardinelli, già in netta flessione economica da anni, rischia di andare incontro ad una vera emergenza igienico-sanitaria. Chi si rifornisce dai due operatori rimasti, ha scambiato l’area mercatale per una sorta di discarica a cielo aperto. Rimane tutto nel piazzale e le pulizie che vengono effettuate dagli operatori autorizzati non bastano. I mezzi di Tekra non accedono all’area mercatale. “Ci hanno spiegato che non è previsto nel contratto”, dice Giuseppe Rinciani, che da anni porta avanti uno dei due box ancora attivi. Così, ripulire le aree è praticamente impossibile. Senza controlli, chiunque può abbandonare scarti e rifiuti di ogni tipo. Addirittura, sono stati i titolari dei box ancora attivi a chiudere con recinzioni gli accessi agli altri spazi, che erano ormai diventati servizi igienici “abusivi”. Gli operatori che lavorano nel mercato pagano annualmente i canoni per la pulizia, ma hanno finanziato a loro spese gli interventi nelle aree verdi. Le erbacce rimosse, però, sono ancor nello slargo, in attesa che qualcuno passi a prelevarle. La quotidianità che si vive è sempre più difficile e non solo per la crisi economica, che ha ormai ridotto ai minimi termini la struttura. C’è chi teme che il sindaco e la sua giunta abbiano parlato di rilancio del settore solo per ottenere consensi elettorali.
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Capita inoltre che in un’area pubblica come quella di Giardinelli, non ci sia il servizio di raccolta rifiuti, che invece verrebbe assicurato agli operatori privati. Incongruenze che toccherà a Palazzo di Città risolvere, sempre che ci sia l’intenzione di puntare ancora sul mercato ortofrutticolo.

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