Rifiuti di “Sicula” all’estero, verso alleggerimento per Timpazzo: “Impianti” ha posto limiti

 
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La discarica Timpazzo

Gela. Finiranno in due impianti olandesi, a Rotterdam e Farmsum. Sono le destinazioni per una parte dei rifiuti in capo all’impianto di “Sicula trasporti” che serve l’area etnea. L’autorizzazione, in settimana, è arrivata con due provvedimenti del dipartimento regionale acqua e rifiuti. Da mesi, si attendeva che la società privata e il governo regionale mettessero in campo un piano per alleggerire il peso esercitato sulla piattaforma integrata di Timpazzo. La quasi totalità dei conferimenti ulteriori, destinata da oltre un anno al sito locale, arriva infatti proprio dall’impianto di “Sicula”, che adesso si rivolgerà a piattaforme fuori dall’Italia. Da almeno tre mesi, i vertici di “Impianti Srr”, la società che gestisce Timpazzo, in varie occasioni e con diverse note ufficiali hanno chiedono a “Sicula” di allentare i carichi. Di recente, l’amministratore di “Impianti” Giovanna Picone ha nuovamente scritto a Palermo e a “Sicula”, indicando la necessità di soluzioni alternative a Timpazzo e preannunciando una riduzione da 2.300 tonnellate giornaliere a 1.500 tonnellate. Attualmente, a Timpazzo non viene superata la soglia delle 950 tonnellate giornaliere, così come indicato anche dal Tar Palermo. Per “Impianti”, però, diventa fondamentale assicurare priorità ai Comuni della Srr4, evitare il rischio della saturazione della vasca E e comunque rispondere anche ad altri ambiti. Da ultimo, “Trapani servizi” ha chiesto di poter conferire a Timpazzo, sempre sulla scorta di quantitativi decisi da “Impianti”. Il trasferimento dei rifiuti di “Sicula” all’estero è un passo che potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza. In ogni caso, i vertici di “Impianti” hanno già deciso che non sarà possibile accettare gli stessi quantitativi dall’area catanese e l’allentamento dovrebbe concretizzarsi entro fine agosto.

Regione e “Sicula”, fino ad ora, non si erano mosse, ma il via libera per il trasferimento all’estero può cambiare la situazione, facendo respirare Timpazzo ed impedendo un eventuale braccio di ferro istituzionale. Bisognerà comunque capire, inoltre, quali saranno le intenzioni del nuovo governo regionale, in attesa delle consultazioni di fine settembre. Nonostante la pressione esercitata da oltre un anno, la vasca E e l’impiantistica di Timpazzo continuano a garantire la piena operatività, anzitutto per i Comuni dell’ambito, che invece stanno facendo i conti con lo stop, per sequestro, del compostaggio di Brucazzi.

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