Rifiuti, Cgil: "Tutela lavoratori da alte temperature è un obbligo che Impianti non rispetta"

L'intesa non c'è e il segretario confederale Cgil Rosanna Moncada critica la posizione del manager di Impianti Giovanna Picone

A cura di Rosario Cauchi
21 luglio 2025 12:20
Rifiuti, Cgil: "Tutela lavoratori da alte temperature è un obbligo che Impianti non rispetta" -
Condividi

Gela.  Da qualche settimana, la Cgil, anche attraverso la segreteria confederale, spinge affinché Impianti Srr, la società che gestisce il servizio rifiuti in tutti i Comuni dell'ambito, a partire da Gela, anticipi l'orario di raccolta dalle 6 del mattino alle 5 del mattino, così da limitare l'effetto delle alte temperature sui lavoratori. L'intesa non c'è e il segretario confederale Cgil Rosanna Moncada critica la posizione del manager di Impianti Giovanna Picone, che rispondendo al sindacato ha sottolineato che Impianti non dispone di risorse finanziarie per un'eventualità come quella indicata dal sindacato, salvo che non siano gli stessi operai a rinunciare al riconoscimento economico per l'orario notturno. "Esprimiamo il nostro più profondo rammarico e la nostra ferma opposizione alla risposta giunta alla nostra richiesta di anticipare l'orario di servizio della raccolta rifiuti dalle ore 6 alle ore 5, a causa delle alte temperature registrate in questi mesi estivi e limitatamente ai mesi di luglio e agosto. L'ingegnere Giovanna Picone ci informa che la società non dispone delle relative risorse finanziarie perché non fissate con i Comuni nei relativi contratti di adozione e pertanto può accogliere la richiesta dei lavoratori solo a fronte della manifestata rinuncia degli stessi al riconoscimento economico connesso all’ora notturna, peraltro previsto dal contratto collettivo nazionale applicato. Da parte nostra - dice Moncada - sosteniamo la necessità di adottare misure urgenti a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, esposti a rischi elevati a causa delle temperature torride. L'anticipo  dell'orario di raccolta rappresenta senza dubbio una misura opportuna ma è impensabile che il costo della sicurezza ricada unicamente sulle spalle dei lavoratori, privandoli di diritti acquisiti e legittimi compensi.
Il lavoro di raccolta rifiuti è intrinsecamente gravoso e i turni notturni o in orari disagiati sono da sempre riconosciuti e compensati con maggiorazioni salariali. Queste maggiorazioni non sono un extra ma parte integrante della retribuzione, un riconoscimento della maggiore fatica e del disagio connessi a queste fasce orarie. Proporre la loro eliminazione in un contesto di emergenza climatica è un atto che denota una preoccupante mancanza di rispetto per il valore del lavoro e per i diritti dei lavoratori". Moncada rimarca proprio l'aspetto della tutela dei lavoratori. "Siamo convinti che la sicurezza sul lavoro non debba mai essere negoziabile né tantomeno moneta di scambio per la riduzione dei costi. Le aziende - aggiunge il segretario confederale Cgil - hanno il dovere etico e legale di garantire ambienti di lavoro sicuri e di tutelare la salute dei propri dipendenti, a prescindere dalle condizioni climatiche avverse. Affrontare l'emergenza caldo non può significare sacrificare i diritti contrattuali".

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela