Gela. La cesura politica è netta e il centrodestra della sfiducia, di fatto non riconosce alcuna legittimità politica al sindaco Lucio Greco, ufficialmente rientrato in municipio. L’avvocato ha attaccato frontalmente le scelte di partiti come Forza Italia e Fratelli d’Italia, tra quelli che hanno spinto di più sulla mozione. “Con il rientro in municipio e la revoca delle dimissioni – dice il capogruppo meloniano Vincenzo Casciana – il sindaco ha decretato la fine della democrazia in città”. L’esponente di Fratelli d’Italia è molto duro e lo era già stato nel corso del dibattito, teso e serrato, sulla mozione di sfiducia. “Non ha spiegato le ragioni del ritorno – dice – ha fatto riferimento all’emergenza finanziaria, che lui stesso però ha contribuito a determinare. Ricordo che ci sono note della Corte dei Conti che erano già pervenute in municipio. Il sindaco però ha tirato dritto come un treno e i risultati sono davanti agli occhi di tutti. Ha ormai confermato che la sua azione e quella della sua amministrazione sono subordinate solo a calcoli opportunistici e a bisogni personali”. Casciana pone l’accento sulle reali ragioni di quello che definisce “fallimento amministrativo”. “Il sindaco è stato sfiduciato dal centrodestra o comunque portato alle dimissioni dagli altri consiglieri perché non ha saputo amministrare. La città è in condizioni allarmanti. Ci sono crisi idriche sempre più frequenti, il sistema portuale è al palo, le condizioni delle strade sono pessime, i rifiuti sono ovunque e la città versa in stato di abbandono”. Per Casciana, anche la città gli ha voltato le spalle. “Ha detto di essere ritornato perché la città glielo ha chiesto – continua – il consiglio comunale è il vero specchio degli umori e delle volontà della città. Il centrodestra voleva sfiduciarlo mentre gli altri consiglieri l’hanno portato alle dimissioni. Quindi, a quale città si riferisce il sindaco?”.
Dal capogruppo FdI non può che giungere una disamina disarmante. “Si è riferito a vicende personali di consiglieri comunali che risalgono a quattro anni fa – continua richiamando il caso Ipab indicato dal primo cittadino – mentre lui è a sua volta sotto indagine nella vicenda delle royalties”. Se Greco sembra voler sviluppare il suo progetto amministrativo senza il centrodestra della sfiducia, gli esponenti di quest’area politica non guardano affatto a ciò che sarà delle sorti politiche dell’avvocato. Hanno già chiuso l’esperienza attuale. Sicuramente, qualche riflessione la fanno. “Il sindaco – conclude Casciana – ha parlato di rimodulazione della giunta e di una nuova maggioranza. Vedremo se chi gli ha chiesto le dimissioni ne farà parte”.