Gela. Lo slittamento deciso dal ministero, che ha differito il termine ultimo per l’approvazione dei bilanci di previsione, si può ritenere politicamente “provvidenziale”, almeno per la maggioranza del sindaco Lucio Greco. I dubbi, infatti, non mancano sull’attuale contenuto del Pef sui rifiuti e dell’atto per le tariffe Tari. I civici, non a caso, chiedono un confronto, per “abbassare le tariffe e migliorare i servizi, di certo non all’altezza della nostra città”. L’assessore all’ambiente Cristian Malluzzo, in base a quanto giunto dal ministero, in aula ha spiegato le ragioni del ritiro del Piano economico finanziario e del provvedimento per le tariffe Tari. “Accogliamo con favore la maturità con la quale si è assunta la decisione di ritirare il Pef. Non condividiamo il modus operandi, con un atto così importante che viene notificato appena ventiquattr’ore prima, non permettendo ai consiglieri di avere il giusto tempo per lo studio”, dicono gli esponenti di “Una Buona Idea” e “Impegno Comune”. Per i civici ci sono tanti punti da rivedere. “Durante la disamina dell’atto, che abbiamo comunque studiato, si nota che ricalca gli errori e le mancanze di quello dell’anno precedente – spiegano i consiglieri – questo genera un parere da parte dei revisori dei conti, singolare e decisamente non a tutela del consiglio comunale”.
I revisori si sono dovuti pronunciare nell’arco di poche ore, con un parere sicuramente non “blindato”. “Auspichiamo un confronto poiché è necessario studiare come provare ad abbassare le tariffe e migliorare i servizi, di certo non all’altezza della nostra città”, dicono ancora i civici pare volgendo l’attenzione soprattutto al settore ambiente, retto da Malluzzo. In maggioranza, tra i tanti capitoli da vagliare ora si aggiunge quello degli atti finanziari. Questa sera, nel corso delle votazioni sui debiti fuori bilancio, c’è chi ha notato qualche astensione di troppo, anche tra le fila degli stessi civici oltre che di Forza Italia.