Gela. La maggioranza del sindaco Lucio Greco, come è ormai fin troppo chiaro, ha deciso di fare blocco, anche contro il ricorso presentato dallo sconfitto Giuseppe Spata e dal drappello di centrodestra che l’ha supportato in campagna elettorale. Negli ultimi giorni, sono materialmente giunte le notifiche ai diretti interessati, ovvero i gruppi politici che sostengono Greco. Si tratta delle liste che sarebbero irregolari, almeno in base all’azione giudiziaria intrapresa dal candidato battuto. Il ricorso è stato notificato, tra gli altri, al gruppo di “Una Buona Idea”, che in consiglio ha tre esponenti (Diego Iaglietti, Rosario Faraci e Davide Sincero) e in giunta schiera il vicesindaco Terenziano Di Stefano. I consiglieri della lista (vera sorpresa elettorale del gruppo pro-Greco) sono molto duri, soprattutto nei riguardi del leghista. “In questi giorni abbiamo ricevuto la notifica del ricorso elettorale – dicono – dopo un’attenta lettura e una profonda riflessione politica, riteniamo che miri a stravolgere la volontà popolare, che in qualsiasi paese civile è la forma più alta di democrazia e viene espressa con il voto. Voto che i gelesi hanno tributato, a maggioranza, sia al primo turno che al ballottaggio, al sindaco Lucio Greco. La città è stata chiamata a decidere ed ha scelto Lucio Greco”. Per i consiglieri della lista civica, ci sarebbero troppi tatticismi politici nel centrodestra, resi palesi dalla mossa di Spata. “Abbiamo constatato che i ricorrenti sono il candidato sconfitto Giuseppe Spata, l’elettore Ennio Di Pietro e l’elettrice Tiziana Pizzardi – continuano – chiediamo di conoscere, insieme a tutta la città, la reale posizione degli alleati della coalizione, in particolare Fratelli d’Italia e il gruppo di Avanti Gela. Ci chiediamo se gli alleati sostengono il ricorso, visto che non sono firmatari, o semplicemente ne attendono l’esito. Sarebbe onesto chiarire alla città questa posizione, giusto per non lasciar pensare ad un gioco di attesa. Il sospetto è che comunque vada il ricorso, si vogliano mettere in una posizione di “ragione” politica. Se dovesse andar bene, allora saliranno sul carro del vincitore. In caso contrario, avrebbero gioco facile nel dire “ma noi lo sapevamo per questo non abbiamo firmato”.
In politica serve chiarezza, nel rispetto degli elettori”. Neanche le poche parole ufficiali fino ad oggi arrivate dal leghista sconfitto sono sfuggite agli esponenti di “Una Buona Idea”. Spata ha fatto riferimento alla necessità di “ripristinare la legalità”. Secondo il salviniano, quindi, le procedure elettorali, a cominciare dalla raccolta delle firme per le liste di Greco, sarebbero state irregolari. “Con queste dichiarazioni sta delegittimando l’esito del voto che gli ha concesso di essere eletto consigliere comunale, come candidato sindaco arrivato secondo – concludono – visto che nella lingua italiana ogni parola ha un senso, se il ricorso serve a ripristinare la legalità, Spata conseguentemente alla presentazione avrebbe dovuto dimettersi, ed è sempre in tempo per farlo. Come da lui stesso sostenuto quel ruolo sarebbe illegittimo. Trattasi di coerenza”. I consiglieri di “Una Buona Idea”, così come l’intera truppa di maggioranza, si costituiranno in giudizio, chiedendo che il ricorso venga respinto.
Se ne facciano una ragione Abbiamo scelto Lucio Greco e la sua maggioranza e lasciamoli governare che sara dura amministrare questa nostra disastrata Città;Comunque vadano le cose noi non vi voteremo mai vhe sia chiaro a tutti altro che legalità volevate le poltrone e non vi è andata bene RASSEGNATEVI