Gela. “Il Museo del mare si farà a Bosco Littorio”. Il presidente della Regione Nello Musumeci, oggi in città, arrivato al liceo classico “Eschilo”, lo ha detto mentre questa mattina è iniziata la protesta del subacqueo Franco Cassarino, che ha partecipato attivamente al recupero dei relitti. “Questa mattina firmiamo il contratto con l’Ati e vorrò il progetto esecutivo”. Per il governatore, è l’area di Bosco Littorio quella più adatta all’esposizione. Sembra saltare, invece, l’ipotesi, provvisoria, dell’ex monastero delle Benedettine. “Ho parlato con il direttore del Parco archeologico – ha continuato – chiedendo che nel museo archeologico venga individuata una sala dove collocare, in attesa del Museo del mare, i relitti da esporre”. Secondo Musumeci, i lavori del Museo del mare potrebbero concludersi entro dicembre 2021. L’idea del governo regionale rimane invariata, il futuro della città passa dal suo passato e dall’archeologia. “Dopodomani avrò un incontro con la soprintendente per il mare – ha detto inoltre – e chiederò la ripresa delle ricerche degli altri relitti. Il compianto Sebastiano Tusa diceva che in fondo al mare della costa locale esistono relitti da recuperare”. Il museo regionale di Molino a Vento, invece, potrebbe riaprire i battenti entro il prossimo febbraio, ma saranno necessari lavori nell’ala interessata dai recenti crolli. “Non possiamo lasciarlo chiuso”, ha detto ancora il presidente.
Il governo regionale, negli ultimi tempi, è stato al centro di non poche polemiche, dopo il definanziamento dei 33 milioni di euro del Patto per il Sud e Musumeci non ha negato una risposta. “I nostri veri nemici sono la mafia, la burocrazia e la rassegnazione – ha proseguito – una pagina brutta, sarò implacabile, chi mi chiede di tenere denaro fermo nella cassettina di sicurezza con la scritta Comune di Gela, sbaglia. La Sicilia muore di fame o c’è il progetto oppure i soldi andranno dove ci sono i progetti. Mi dispiace. Il sindaco mi ha spiegato la situazione, l’arrivo della nuova giunta, la gestione commissariale e le situazioni che hanno riguardato l’amministrazione locale. Così, abbiamo deciso di dare una proroga. Il denaro c’è ed è per Gela, ma se non arrivano i progetti, andrà da un’altra parte, dove c’è un progetto esecutivo. E’ etica della responsabilità”.