SCILLATO (PA) (ITALPRESS) – Dopo il finanziamento per il raddoppio di ponte Corleone arriva per la Sicilia un altro importante intervento infrastrutturale. Sono infatti terminati, sull’autostrada A19 Palermo-Catania, i lavori all’altezza della galleria Capraria tra gli svincoli di Buonfornello e Scillato, in direzione del capoluogo etneo: 1.800 metri di percorso che adesso sono nuovamente fruibili al traffico. Alla riapertura della carreggiata hanno preso parte Renato Schifani, nella doppia veste di presidente della Regione Siciliana e commissario straordinario di governo per la gestione dell’A19, e l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò. Il completamento di questo tratto è parte integrante di un intervento più massiccio che, spiega Schifani, si pone l’obiettivo di “rendere completamente o quasi totalmente libera quest’autostrada entro dicembre 2026: l’A19 non era mai stata oggetto di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ora il lavoro di Anas è pari a oltre 800 milioni con il coinvolgimento di tanti cantieri. La mia spinta, attraverso il commissariamento che io stesso ho richiesto, va in direzione della velocizzazione dei lavori”. A favorire tale rapidità, aggiunge il governatore regionale, è il fatto che “si è creato uno spirito di squadra e questo ha determinato una sorta di competizione tra le imprese per chi finisce prima”.Secondo i dati riportati da Anas, nei primi mesi del 2024 sono stati già portati a termine dieci cantieri lungo la Palermo-Catania, con una spesa di 27 milioni di euro per i lavori; entro fine anno dovrebbero esserne ultimati altri tredici, con un esborso di 85 milioni. A fine 2023 erano già stati avviati altri tre interventi da 105 milioni complessivi, mentre altri tre hanno preso il via a inizio 2024 con un costo di 22 milioni; altri lavori dovrebbero essere avviati entro fine anno, con un finanziamento che si aggira sui 100 milioni. Per quanto riguarda i flussi di traffico, tra metà luglio e settembre è prevista la sospensione di alcuni cantieri autostradali, al fine di rendere fruibile la circolazione con meno deviazioni: l’obiettivo posto da Anas è, sui 196 km che separano Palermo e Catania, di non andare oltre i 30 km di zone chiuse.
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