Gela. Le revisioni al piano regolatore generale, previste nella versione definitivamente approvata, sono legittime. A spiegarlo, sono stati i giudici del Consiglio di giustizia amministrativa (sezioni riunite) che si sono espressi su un ricorso presentato da una ditta locale, titolare di un capannone in contrada Albanazzo, lungo la statale 117 bis Gela-Catania. Il ricorso era stata proposto perché l’area nella quale era stato realizzato il capannone è ancora classificata come verde agricolo, a differenza di altre, sul versante est, che attraverso revisioni al prg sono state inquadrate a destinazione commerciale. Uno sbilanciamento che, in base al ricorso, sfavorirebbe chi ha ottenuto concessioni a costruire sul lato est dell’area, a differenza di quanto invece accaduto su quello opposto. In realtà, come sottolineato anche nel ricorso, molti proprietari, che si trovarono nella stessa situazione, dopo l’approvazione commissariale del 2010 iniziarono ad avanzare osservazioni e opposizioni, che vennero per lo più accolte, assicurando una qualificazione commerciale a tanti capannoni della zona. I titolari della ditta che si sono rivolti al presidente della Regione non proposero richieste specifiche e si vennero a trovare con una struttura in area agricola, circondata da altre analoghe, riconosciute invece come commerciali.
In base al ricorso, anche l’area di proprietà della ditta sarebbe da inquadrare come commerciale, alla stregua di molte altre. Secondo i giudici del Cga, che hanno espresso parere sul ricorso al presidente della Regione, la richiesta di annullamento della revisione del prg del 2017 è da respingere perché anche la classificazione di area agricola non impedisce l’attività di trasformazione dei prodotti del comparto, condotta nella struttura allestita dai titolari della ditta. I giudici amministrativi citano inoltre una richiesta di variante urbanistica, proposta tre anni fa dalla stessa ditta, che venne bocciata per “superamento dei limiti volumetrici”. “Sul punto, non ci si può esimere dal rappresentare che le motivazioni per cui il gravame è stato proposto parrebbero, più che altro, scaturire dalla necessità di disporre di una maggiore cubatura dell’area in argomento. Il ricorso appare, pertanto, infondato e quindi è da respingere”, scrivono alla fine i giudici del Cga. Nel tempo non sono mancati i dubbi sulle concessioni rilasciate, nella zona della 117 bis Gela-Catania, per la realizzazione di capannoni che, sorti per finalità agricole, sono poi stati usati per attività chiaramente commerciali.