Gela. Un nuovo decreto, da rilasciare in tempi celeri, dovrebbe mettere fine ai troppi tentennamenti regionali che in questi mesi hanno ritardato la procedura per i lavori della rete fognaria di Manfria. L’assessore Giuseppe Fava, che a fine febbraio insieme al sindaco Di Stefano ha inoltrato un sollecito a Palermo, ha ottenuto rassicurazioni dai riferimenti dell’Ati idrica. Il coordinamento cambierà, affidato non più agli uffici regionali ma a quelli del commissario straordinario, che in città hanno già condotto gli interventi per il potenziamento del depuratore di Macchitella. “A questo punto, siamo ancor più fiduciosi – dice il vicesindaco Fava – a noi, interessa esclusivamente che i lavori per la rete fognaria di Manfria, già finanziati, partano prima possibile. E’ un’opera attesa da anni”. La Regione aveva autorizzato lo stanziamento da oltre tre milioni di euro ma nel prosieguo la procedura ha rallentato, così come segnalato dal senatore M5s Pietro Lorefice.
Fava, che ha spesso seguito queste procedure insieme all’assessore Filippo Franzone e al consigliere dem Antonio Cuvato (già alla guida dell’associazione “Viviamo Manfria”), ha intenzione di rivolgersi non solo all’Ati ma pure a Caltaqua. Vuole che l’amministrazione comunale abbia la possibilità di incidere sulla programmazione del Piano operativo triennale. “Pensiamo di procedere con un atto di indirizzo – sottolinea Fava – sicuramente, vanno programmati i lavori per la rete fognaria in tutta la zona di Manfria e in quelle limitrofe e per il collettore di via Venezia. Inoltre, vorrei potessero rientrare interventi su Poggio Blasco e non escludo di indicare progetti sul ciclo delle acque reflue”. La depurazione e il sistema fognario vanno costantemente monitorati. Nel tempo, ci sono state procedure di infrazione attivate dall’Ue e la Regione non ha dimostrato la celerità necessaria. La vicenda della rete fognaria di Manfria, frazione dove sono in corso le attività per quella idrica, pare quindi andare verso la soluzione attesa.