Gela. I resti della nave greca, per ora in trasferta a Forlì, dovrebbero ritornare in città, entro fine ottobre, quando si concluderà la mostra romagnola che attualmente li ospita. E’ uno dei punti affrontati ieri, a Palermo, nel corso di una riunione, coordinata direttamente dal presidente della Regione Nello Musumeci. Come abbiamo anticipato proprio ieri, c’erano tecnici, come il soprintendente provinciale Daniela Vullo e il direttore del Parco archeologico Luigi Gattuso, ma anche la parte politica, con il sindaco Lucio Greco affiancato dal presidente dell’assise civica Salvatore Sammito e dal consigliere Vincenzo Casciana (presidente della commissione consiliare affari generali e mare che sta seguendo l’iter della nave greca). Sulla scia della mostra di Forlì, anche in città, nei prossimi mesi, i resti della nave arcaica dovrebbero essere collocati in un’esposizione pubblica. Le ipotesi sono tre, a Bosco Littorio, nell’ex convento delle Benedettine o a Palazzo Pignatelli, possibilità quest’ultima fortemente sostenuta dal direttore del Parco archeologico. Si tratterebbe comunque di sistemazioni provvisorie, in attesa del Museo del mare. “La preoccupazione – dice Casciana – era che al termine della mostra di Forlì, i resti della nave greca non facessero ritorno in città. Sarebbe stata l’ennesima beffa. Abbiamo spinto per questa riunione e dal governo regionale sono arrivate importanti aperture. Adesso, però, gli impegni devono essere convertici in risultati concreti. I lavori per il Museo del mare dovrebbero iniziare tra dicembre 2020 e gennaio 2021, anche se secondo la Regione l’iter tecnico è già partito”. Il presidente Musumeci, nel dicembre di un anno fa, aveva annunciato l’avvio per marzo. “L’obiettivo sarebbe un Museo del mare già fruibile anche per l’estate prossima – dice Sammito – così da avere un flusso turistico, che venga convogliato da una struttura molto importante. Abbiamo chiesto tempi certi, anche per questa ragione”. Ora, bisognerà capire se effettivamente il cronoprogramma verrà rispettato oppure si trasformerà nell’ennesimo nulla di fatto.
“Questa mostra – ha spiegato il presidente Musumeci – rappresenta il primo evento di rilievo mondiale che punta a promuovere Gela come città dalla valenza culturale. Un nuovo modello di sviluppo per quel territorio che vede il mio governo impegnato in prima linea: atti concreti per valorizzare un’area e una comunità che hanno sofferto molto le scelte sbagliate del passato”. Nelle scorse settimane, era già stato insediato un comitato scientifico per curare la preparazione dell’esposizione che raccoglierà, insieme alla nave, reperti provenienti da vari musei siciliani che racconteranno il mito di Ulisse, nel contesto del viaggio nel Mediterraneo antico.