Gela. Se la mozione di sfiducia sembra perdere “colpi” già prima del dibattito bis in consiglio comunale, è sul rendiconto 2021, appena approvato dalla giunta, che si delineeranno posizionamenti importanti, anzitutto politici. I forzisti hanno chiuso con Greco, uscendo dalla giunta lo scorso anno. Da allora, sono nell’opposizione che ha voluto la mozione di sfiducia e non sono per nulla convinti che si debba indietreggiare, anche quando in aula consiliare arriverà il rendiconto, essenziale per i correttivi imposti dalla Corte dei Conti. “La sfiducia ormai è fallita – dice il capogruppo azzurro Rosario Trainito – c’è chi non la vuole anche se ha firmato. La Lega ha già indicato che non crede più nella mozione. Onestamente, sono convinto che non passerà. Il rinvio è stato illegittimo ma nessuno si assumerà l’onere, anche economico, di procedere con un ricorso amministrativo. Noi siamo convinti che il sindaco andava sfiduciato già lo scorso anno. Ora, il rendiconto arriva solo per rispondere alle sollecitazioni di chi sta sostenendo la giunta e ha votato per rinviare il dibattito sulla sfiducia, mi riferisco soprattutto ai civici e ai progressisti”. Il capogruppo consiliare di Forza Italia continua ad avere una visione politica anche in questa fase, quasi del tutto assorbita dagli atti finanziari.
“Il rendiconto è un atto della maggioranza – precisa – lo voterà chi sostiene il sindaco. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Io sono del parere che si sarebbe potuto procedere con un dissesto, peraltro non addebitabile a Greco ma a chi l’ha preceduto. Il Comune ha soldi in cassa e un avanzo comunque importante. Con un dissesto i tempi per uscire dalla crisi sarebbero stati più rapidi. Dissesto non è sinonimo di fallimento. A Niscemi, il sindaco Conti, pur in dissesto, ha chiuso procedure per la rete irrigua destinata alle campagne, per lo stadio e per altre opere pubbliche. Bisognerebbe avere amministratori competenti, in grado di intercettare e usare i fondi. Invece, quest’amministrazione li perde e basta”. Forza Italia, quindi, non intende andare incontro ad un sindaco, che anche politicamente percepisce come assai distante. Non ci sarà nessun “soccorso azzurro” per gli atti finanziari dell’amministrazione comunale.