Gela. “Lo scenario che emerge dalla relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia, depositata al Senato da sua Eccellenza il prefetto Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, è senz’altro inquietante. La presenza della mafia nei territori della provincia è ancora forte. A Gela affiorano segnali di una potenziale riorganizzazione a opera di singoli uomini d’onore tornati in libertà e su questo aspetto massima è l’attenzione delle nostre forze di polizia”. Lo dice il sindaco, Lucio Greco, dopo la presentazione della relazione semestrale del ministro dell’Interno al Parlamento. “Diversi – afferma il primo cittadino – nel semestre preso in esame dalla Dia, sono stati i danneggiamenti compiuti mediante incendio, molti dei quali verosimilmente riconducibili a pratiche estorsive, che hanno colpito Gela, il capoluogo e altre realtà locali, con danni ad attività commerciali (bar, panifici, supermercati, lidi balneari), attività di servizi e rappresentanti delle istituzioni. Ma lo Stato non ha mai abbassato la guardia, è presente e opera attraverso le proprie articolazioni e agenzie affinché le nostre città siano sempre più sicure e vivibili”. “Per questo – dice il sindaco – voglio esprimere un sincero ringraziamento al direttore del centro operativo della Dia di Caltanissetta e ai suoi ufficiali e agenti per il lavoro svolto nell’azione di contrasto alle attività del crimine organizzato. Ringrazio altresì i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza per l’impegno costante sul territorio, la nostra polizia Municipale, per le attività di servizio e di controllo. La forza dello Stato è anche nelle attività quotidiane che noi tutti, privati cittadini, lavoratori, rappresentanti delle istituzioni e della società civile, siamo chiamati a compiere ogni giorno: agire nel rispetto delle regole di legalità e convivenza. Mi riferisco anche a chi, come il sindaco, gli assessori, i dirigenti, esercita una funzione pubblica”.
“In tal senso – afferma – mi conforta il grande lavoro svolto in questi anni nella predisposizione e nell’aggiornamento dei vari protocolli e direttive vigenti. Strumenti che aiutano chi amministra e schermano le istituzioni dal pericolo di condizionamenti o infiltrazioni”. “Abbiamo speso – conclude – tutte le energie possibili per la realizzazione di un moderno impianto di videosorveglianza, strumento decisivo nelle attività di prevenzione e repressione dei reati, preziosissimo alleato delle forze di Polizia. Sua Eccellenza il prefetto di Caltanissetta, in questo, nell’adempiere a una puntuale azione di coordinamento e vigilanza, non ha mancato di offrire sostegno e incoraggiamento, anche nei momenti di difficoltà. E di questo le siamo grati. Lo Stato è dunque presente. Opera per la salvaguardia dei cittadini e per la loro sicurezza. Per questo formulo un vivo ringraziamento alla Dia per il prezioso lavoro svolto”.