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Reinserimento sociale dei detenuti, dibattito a "Balate": Guarnaccia, "tanti benefici da una condotta legale"

Tanti punti sono stati analizzati

A cura di Redazione
08 maggio 2025 07:15
Reinserimento sociale dei detenuti, dibattito a "Balate": Guarnaccia, "tanti benefici da una condotta legale" - L'avvocato Rocco Guarnaccia presidente della Camera penale "Eschilo"
L'avvocato Rocco Guarnaccia presidente della Camera penale "Eschilo"
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Gela. Il reinserimento sociale di chi ha subito una condanna e la detenzione in carcere ma anche temi come la recidiva. Sono stati affrontati ieri, nel corso di un incontro, all'interno del cacere di Balate, in presenza di diversi detenuti, che hanno partecipato attivamente al dibattito, organizzato dagli avvocati della Camera penale “Eschilo”, presieduta dal legale Rocco Guarnaccia, che ha moderato. Tanti punti sono stati analizzati con il direttore della struttura, Walter Bressi, il presidente del tribunale di sorveglianza di Caltanissetta Walter Carlisi, il direttore Udepe Caltanissetta Salvo Emanuele Leotta, l'educatrice Anna Maria Ferro, che lavora proprio a Balate, e il pubblico ministero Luigi Lo Valvo. “L'incontro è stato alquanto interessante e ha visto la presenza attenta dei detenuti che non hanno lesinato a proporre domande seppur nella maggior parte riguardanti casi specifici. È da segnalare la sensibilità mostrata dai relatori nei confronti dell'uditorio, tanto che, soprattutto il presidente del tribunale di sorveglianza di Caltanissetta non si è sottratto a fornire chiarimenti alle diverse problematiche che di volta in volta i detenuti proponevano. Riteniamo che il messaggio che con l'incontro si è voluto lanciare, e cioè che lo scopo del reinserimento sociale di chi ha subito una condanna penale può essere raggiunto ponendo in essere una condotta di vita rispettosa delle regole anche all'interno del carcere, sia stato percepito. Ritengo, inoltre, che i medesimi detenuti si siano sentiti rispettati come persone dato che si sono trovati al centro del dibattito e si è cercato di far comprendere loro che le istituzioni, penitenziarie e giudiziarie, requirenti e di sorveglianza, e ancora l'avvocatura, non smettono mai di tenerli in considerazione nello svolgimento delle loro funzioni. La Camera Penale “Eschilo” auspica il ripetersi di un'esperienza del genere dato che sono proprio i detenuti che hanno la necessità di comprendere appieno il concetto della condotta legale e dei benefici che essa comporta, rispetto a chi non commette reati e non incorre in sentenze penali di condanna”, spiega il presidente della Camera penale Guarnaccia. 

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