Gela. La graduatoria definitiva è stata pubblicata a giugno. Il progetto del nuovo centro comunale di raccolta ha passato tutte le fasi di verifica ed risultato quarto, nell’elenco di quelli ammessi al finanziamento regionale. Poco più di un milione di euro per un Ccr che ad oggi manca in città. Anche le soluzioni tentate con Tekra non sortirono effetti. Palermo ha stanziato un totale di 16 milioni di euro per progetti di realizzazione o adeguamento di centri comunali di raccolta dei rifiuti, sull’isola. L’amministrazione comunale presentò tutte le carte su impulso dell’allora assessore all’ambiente Grazia Robilatte, che lo scorso anno si dimise, dando seguito all’addio dei dem all’alleanza. Oltre al progetto per il Ccr comunale, l’ex assessore spinse per avviare il percorso destinato ad un impianto comunale di compostaggio, iter che invece si è quasi del tutto interrotto. L’importo complessivo finanziato ammonta ad 1.175.444,16 euro. E’ quanto riportato nella tabella redatta dall’assessorato regionale, nel provvedimento firmato dal dirigente generale Calogero Foti, che approva le graduatorie definitive, successive alle osservazioni avanzate da alcuni Comuni. La Regione, nelle ultime ore, ha diffuso una nuova comunicazione, ufficializzando i risultati. “Un ulteriore tassello – spiega l’assessore regionale all’energia Daniela Baglieri – messo in campo dal collega Alberto Pierobon e da noi completato, per migliorare, ancora di più, la gestione dei rifiuti nei territori, garantendo un servizio più efficiente per i cittadini. Con i nuovi Centri, o con il potenziamento di quelli esistenti, i Comuni potranno incentivare la raccolta differenziata per procedere a un definitivo cambio di passo nel sistema di smaltimento nell’Isola”. Il centro comunale di raccolta è previsto a Macchitella, nell’area del depuratore. Una conclusione che arriva mentre è ancora alta la polemica intorno ai progetti per Timpazzo, sito destinato a ricevere più rifiuti per rispondere all’emergenza.
Questi sono i nuovi centri finanziati sull’isola, Casteltermini, Castrofilippo, Eraclea Minoa e Alessandria della Rocca, in provincia di Agrigento; Resuttano e Riesi, nel nisseno; Piedimonte Etneo, Aci Catena e Palagonia, in provincia di Catania; Gagliano Castelferrato, nell’ennese; Mazzarrà Sant’Andrea, in provincia di Messina; Misilmeri, Contessa Entellina e Baucina, nel Palermitano; Acate, in provincia di Ragusa; Trapani. Sono tredici, invece, i centri che verranno adeguati, ampliati o potenziati, con 5,2 milioni di euro. Menfi, Sciacca e Burgio, nell’agrigentino; Butera, in provincia di Caltanissetta; Bronte, nel catanese; Piazza Armerina, in provincia di Enna; Santa Lucia del Mela, nel Messinese; Termini Imerese e Cefalù, in provincia di Palermo; Francofonte e Sortino, nel siracusano, Modica e Pozzallo, in provincia di Ragusa.