Refano morto dopo lo schianto sulla Gela-Catania, versioni discordanti: accuse ad un amico

 
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Refano perse la vita dopo lo schianto

Caltagirone. Il trentaduenne niscemese Maurizio Refano perse la vita nel gennaio di cinque anni fa. Venne sbalzato fuori dall’abitacolo di una Fiat Stilo. L’auto viaggiava lungo un tratto della Gela-Catania, nei pressi di Caltagirone. A rispondere di omicidio colposo è il trentaseienne Francesco Monteleone (difeso dall’avvocato Luca Fosco). Inizialmente, avrebbe raccontato che alla guida della vettura c’era proprio la vittima. Una versione che però pare dubbia. Sarebbe stato lui invece a condurla, almeno in base alle accuse. Adesso, è a processo davanti ai giudici del tribunale di Caltagirone. Per i due niscemesi quel tratto di strada si rivelò fatale. I familiari della vittima sono parti civili nel giudizio, con i legali Joseph Donegani ed Emanuele Maganuco.

Proprio la parte civile fa leva sui dati del sistema gps e sul fatto che il proprietario della vettura ha sempre sostenuto di averla data in prestito a Monteleone, che da quanto emerso lungo il tragitto non si sarebbe mai fermato. Un elemento che proverebbe la tesi che fosse lui stesso a guidare. Saranno i giudici a verificare tutti gli elementi.

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