Gela. Era accusata di presunte irregolarità, avendo avuto accesso al beneficio del reddito di cittadinanza nonostante i pesanti precedenti penali del marito, anche per reati di mafia. Una donna è stata però assolta, al termine del giudizio abbreviato. Assistita dal legale Angelo Cassarino, era davanti al gup del tribunale. La difesa ha fatto rilevare che all’imputata non fu mai sottoposta la dichiarazione nella quale avrebbe dovuto precisare l’eventuale presenza di gravami penali di uno dei componenti del nucleo familiare. Quel documento non fu mai firmato e questo è stato rimarcato dal difensore, nel corso delle conclusioni esposte davanti al giudice.
Aspetti che per il legale escludono decisamente qualsiasi consapevolezza della donna che poi ottenne il beneficio. La vicenda, così come molte altre dello stesso tipo, emerse nel corso di accertamenti condotti proprio rispetto alla concessione del reddito di cittadinanza.