Gela. Il caso di febbre Dengue diagnosticato su una paziente di 30 anni dai medici di Malattie infettive del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” sarà pubblicato su una rivista scientifica.
Un vero e proprio riconoscimento per il personale del reparto diventato un vero e proprio punto di riferimento nel territorio e in città, dove si registra un aumento delle cosiddette patologie da migrazione. Non ultimo, il ricovero di un paziente di circa 50 anni affetto da “leishmaniosi”, cioè una parassitosi conosciuta meglio come “bottone d’oriente”, la cui assistenza gli era stata da una struttura ospedaliera di Catania.
Negli ultimi 40 giorni presso l’unità di Malattie infettive sono stati diagnosticati anche quattro casi di malaria e uno grave di talassemia. Intanto, grazie alla diagnosi di Dengue, che ha permesso di garantire la giusta cura alla paziente che aveva contratto la patologia durante una vacanza in Messico a seguito di una puntura da zanzara Aegypti, sarà possibile fornire maggiori informazioni al ministero della Salute che ha avviato degli studi approfonditi per adottare nuove strategie di profilassi.
In verità, l’unità di Malattie infettive di via Palazzi, continua a registrare numerose patologie da migrazione e rare forme di infezioni. Nella foto: i medici Emanuela Pace e Maria Morsellino, il capo sala Giuseppe Bonadonna, Vitaliano Buscemi, Concetta Smecca, Giuseppe Nicoletti e Liboria Sanzo.