Lodi. Due anni e dieci mesi, ciascuno, a fronte di accuse molto gravi. E’ questa la decisione rilasciata dal collegio penale del tribunale di Lodi nei confronti di tre giovani, uno dei quali gelese. Erano loro ad agire nel sottopasso della stazione ferroviaria del centro lombardo. Fingendosi poliziotti in borghese, fermavano altri giovani e li derubavano, anche usando la violenza. In un caso, è stata accertato un episodio di violenza sessuale. Una ragazza, a sua volta imputata, palpeggiò i genitali di una delle vittime presa di mira, dopo avergli intimato di abbassarsi i pantaloni. Le richieste della procura erano più pesanti, quattro anni e quattro mesi ciascuno. Tutti rispondevano di rapina ma anche di lesioni, con le relative aggravanti. Furono agenti di polizia ad arrivare a loro, partendo dalle segnalazioni delle vittime.
Le difese, sostenute dai legali Angelo Cafà e Francesca Portugalli, hanno cercato di ridimensionare il quadro accusatorio, a partire dalla qualificazione dei fatti. A carico dei tre, c’era pure la resistenza a pubblico ufficiale.