Gela. Una donna rimase ferita quando nella sua abitazione, per una rapina, entrò il trentatreenne Angelo Giuseppe Gagliano. Una vicenda che gli è costata la condanna a cinque anni di reclusione. Secondo la procura, come indicato dal pm Fabrizio Furnari nel corso della sua requisitoria, seppur partendo da elementi indiziari, si è pervenuti alla certezza che ad agire fu proprio l’imputato, pure analizzando il contenuto delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza. Gli inquirenti riscontrarono tracce ematiche nelle scarpe di Gagliano. Per l’accusa, decise di entrare nell’abitazione di una vicina di casa, che rimase ferita. Il pm ha concluso richiedendo la condanna a sei anni di reclusione.
La difesa, con il legale Giacomo Ventura, ha invece messo in dubbio la sussistenza di un vero e proprio riconoscimento. Inoltre, è stato sottolineato che Gagliano versava in una condizione di tossicodipendenza, tale da limitarne le facoltà cognitive. Ha già precedenti penali. Il collegio del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Marica Marino e Fabrizio Giannola), ha riconosciuto le attenuanti generiche.