Gela. E’ fissato a fine mese il giudizio di appello, scaturito dalle due condanne emesse per i fatti che portarono alla rapina subita dall’esercente Nunzio Di Pietro. Lo scorso anno, al momento della chiusura serale di uno dei supermercati gestiti, a Macchitella, venne affrontato e aggredito. Fu portato via l’incasso dei punti vendita, oltre a quello che aveva con sé. Il gup del tribunale di Gela dispose la condanna a sei anni e otto mesi per Diego Rinella e a sei anni e quattro mesi per Carmelo Ascia. Secondo gli inquirenti, furono loro a colpire ripetutamente Di Pietro, che venne poi sottoposto alle cure del medici dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. I difensori degli imputati, gli avvocati Cristina Alfieri e Marco Granvillano, si sono rivolti ai giudici di secondo grado. Durante il rito abbreviato, hanno messo in discussione l’entità effettiva dell’aggressione e contestato l’ipotesi di rapina.
Di Pietro, che non si è costituito parte civile, è stato sentito durante il giudizio abbreviato, assistito dall’avvocato Enrico Aliotta. Ha riferito di quella sera e delle modalità dell’azione subita. Gli investigatori arrivarono ai due imputati anche attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.