Randagismo, nuova legge e in città l'amministrazione pronta a rafforzare i controlli
Il cuore della norma riguarda la microchippatura e l’iscrizione all’anagrafe nazionale degli animali d’affezione
Gela. La lotta al randagismo entra in una fase decisiva. Con l’entrata in vigore della legge nazionale 82 del 2025, conosciuta come “Legge Brambilla”, cambia l’approccio al problema e si rafforzano gli obblighi per i proprietari di cani. Il cuore della norma riguarda la microchippatura e l’iscrizione all’anagrafe nazionale degli animali d’affezione. Chi decide di regolarizzare spontaneamente il proprio animale non rischia sanzioni. Ma dal primo novembre, i controlli saranno serrati. A Gela l’amministrazione comunale ha stabilito un periodo di tolleranza fino al 31 ottobre 2025: tempo utile per mettersi in regola, senza incorrere in multe che possono arrivare fino a 900 euro. Dal mese successivo sarà la Polizia Municipale ad avviare verifiche capillari sul territorio, come spiega l'assessore Simone Morgana. Il microchip non è soltanto un obbligo di legge, ma anche uno strumento concreto di tutela: permette di rintracciare un cane smarrito, riduce i casi di abbandono, aiuta a contrastare il fenomeno del randagismo e contribuisce alla sicurezza della comunità. I dati parlano chiaro: il randagismo resta un’emergenza in molte aree del Paese, con conseguenze sulla salute pubblica e sui costi per le amministrazioni. Per questo la nuova legge è considerata un passo avanti anche dalle associazioni animaliste, che da tempo chiedevano una stretta contro chi non rispetta le regole. Il messaggio del Comune è chiaro: entro la fine di ottobre i cittadini hanno la possibilità di regolarizzare i propri cani senza conseguenze. Dal mese di novembre, invece, scatteranno i controlli e chi non sarà in regola dovrà pagare le sanzioni.
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