Gela. “Un briefing” per fare il punto della situazione, anche in vista della riunione di maggioranza che il sindaco Di Stefano, come abbiamo già riferito, ha fissato per questa sera. I pentastellati hanno tenuto un loro incontro interno, piuttosto informale, questa mattina per una serie di valutazioni. Si sono tenuti fuori dalla querelle a distanza montata tra civici e dem, alimentata dalla mozione sul nuovo ospedale. Confermano che il rapporto con il sindaco è ben solido. “Non ci sono assolutamente problemi”, spiega il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, che ha preso parte all’incontro del mattino, insieme ai senatori Lorefice e Damante, al gruppo consiliare, all’assessore Morgana e ad altri esponenti del movimento. I cinquestelle ne hanno approfittato per tracciare una breve road map destinata alla loro organizzazione sul territorio. “Per le assemblee provinciali e regionali”, precisa Di Paola. I parlamentari M5s ripongono massima fiducia nel gruppo consiliare, composto da Castellana, Lupo e Tomasi, e nel presidente del civico consesso Giudice. “Ci rappresenteranno al meglio alla riunione di maggioranza”, sottolinea il parlamentare regionale. La direttrice politica e amministrativa non cambia. “Guardiamo sempre a questo progetto in prospettiva e nel rispetto degli impegni assunti con gli elettori. La coalizione deve continuare a crescere”, dice ancora Di Paola.
È probabile che il nuovo referente territoriale possa essere individuato entro febbraio. “Penso proprio di sì – dice inoltre il coordinatore regionale M5s – ci saranno un vicereferente e i referenti, progetti, giovani e formazione. La scelta la faremo non più tardi di febbraio”. Gli esponenti del Movimento cinquestelle hanno tutto l’interesse a mantenere aperti i canali di dialogo e di collaborazione, politica e istituzionale, con il sindaco e con gli alleati. Il “modello Gela” è il marchio politico che hanno voluto apporre all’alleanza che governa la città. Il dialogo tra Di Paola e Di Stefano non si è mai fermato e non a caso il sindaco potrebbe mettersi alla prova, appoggiato dalla coalizione del “modello Gela”, magari anche più ampia, per le eventuali provinciali di secondo livello. Il deputato regionale sembra intenzionato ad imbastire una strategia complessiva, finalizzata proprio al rafforzamento del progetto, coinvolgendo principalmente chi non si è ancora schierato nell’alveo dei partiti.