Gela. Altro che assistenza radioterapica garantita direttamente dal presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. Gli acceleratori lineari della Radioterapia intitolata a “Crocifisso Moscato” non sono stati ancora attivati ne tantomeno i servizi di collegamento con la struttura di San Cataldo che rimane l’unico punto operativo nel territorio nisseno.
A scontrarsi contro le parole di rassicurazione del commissario straordinario dell’Asp, Vittorio Virgilio, intervenuto nei giorni scorsi sui nuovi ritardi dall’inaugurazione della Radioterapia, è stato un paziente (V. P. le sue iniziali) di 54 anni affetto da tumore al polmone.
L’avanzare della patologia costringe l’uomo alla sedia a rotelle per una paralisi alle gambe. Il paziente oncologico solo lunedì sarà trasferito a San Cataldo dove, con ogni probabilità, sarà ricoverato impropriamente presso l’Hospice. Attualmente si trova nel reparto di Medicina, considerato che il servizio di Oncologia non garantisce la lunga degenza e, quindi, il ricovero.
Per il suo trasferimento non potrà essere utilizzato il pulmino messo a disposizione dall’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, come invece affermato da Virgilio, perché non sarebbe idoneo al trasporto dei malati con paralisi agli arti. Si ricorrerà ad un’ambulanza dell’ospedale ma non potrà fare da spola per il particolare quadro clinico.
Lo sfortunato paziente non ha potuto usufruire nemmeno del servizio di Risonanza magnetica dell’ospedale di via Palazzi, perché attivo solo i martedì. I sanitari sono stati costretti a ricorrere all’apparecchiatura in dotazione alla clinica Santa Barbara di Macchitella, mentre per diagnosticare una neoplasia, era stata necessaria la biopsia effettuata presso una struttura sanitaria etnea.
Un vero e proprio calvario quello vissuto dal paziente che oltre a testimoniare la necessità di avviare la radioterapia in città, smentirebbe le stesse parole di rassicurazioni utilizzate durante una conferenza stampa dal commissario dell’Asp, Vittorio Virgilio, alla presenza del responsabile dell’unità di Radioterapia, Giovanni Cartia.