Gela. La piantagione, estesa lungo seimila metri quadrati di terreno, in contrada Valle Niglio, venne scoperta tre anni fa dagli agenti di polizia. Furono sequestrate più di quattromila piante di marijuana, duecento chili d’erba già essiccati, una pistola e diverse munizioni. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno confermato le condanne imposte in primo grado a due vittoriesi, il sessantunenne Carmelo Consalvo e il trentenne Andrea La Marca. Quattro anni e due mesi di reclusione al primo e a tre anni e otto mesi al secondo. Sono state accolte le richieste della procura generale. Già in fase di indagine, i due avevano ammesso le proprie responsabilità. I difensori, gli avvocati Davide Limoncello ed Enrico Platania, hanno impugnato la sentenza emessa dal gup del tribunale di Gela, al termine del rito abbreviato. Hanno nuovamente ripercorso l’iter dell’inchiesta e sottolineato comunque come ci furono ruoli diversi ricoperti dai due coinvolti.
I giudici di secondo grado hanno ritenuto di dover confermare quanto già disposto in primo grado, per uno dei più ingenti sequestri di droga degli ultimi anni, perlomeno lungo i territori che toccano i Comuni di Gela e Niscemi.