Gela. Un patto per la città, amministrativo in primis ma anche politico. Quattro liste civiche, probabilmente la prossima settimana, alzeranno il velo sul progetto e su un candidato a sindaco. “Abbiamo un punto di partenza importante – dice l’ex parlamentare Ars Pino Federico – purtroppo, prendiamo atto che il centrodestra è acefalo. Non c’è logicità nelle scelte. Hanno preferito invitare al tavolo la Dc, escludendo “Avanti Gela”, un gruppo che negli anni ha sempre avuto grande consenso. Il progetto al quale stiamo lavorando è aperto. In una fase storica così difficile per la città vogliamo costruire con una condivisione più ampia possibile. Non accettiamo che la città venga considerata solo per una sfida elettorale”. Federico non entra ulteriormente nel merito ma è evidente che si sta concretizzando una possibile “terza via”, soprattutto in quell’area che si è spesso rivista nel centrodestra. “Un tempo, i partiti si confrontavano – aggiunge – c’era un dialogo. Oggi, non si fanno riunioni e non c’è neppure un dialogo con liste civiche che in città valgono quanto i partiti se non di più”. Al tavolo ufficiale del centrodestra, il gruppo di Federico e dei suoi riferimenti non è stato convocato: aspetto che ha subito fatto capire che le strade potevano non incrociarsi. La coalizione ufficiale, per ora solo potenziale, è stretta tra due fuochi. Quello dei meloniani di Fratelli d’Italia, che non cedono e vorrebbero il sì per Vincenzo Casciana, e la novità, perlomeno politica, dell’ingegnere Grazia Cosentino, sostenuta da Italia Viva e Dc ma pure da pezzi sparsi del centrodestra. “In un periodo così travagliato – continua – nessuno parla del dissesto del municipio e del personale ridotto ai minimi termini. Così come non si affronta la questione della flessione economica e produttiva della città. Noi vogliamo iniziare da questi aspetti perché la città la conosciamo e non abbiamo bisogno di sistemarci. Non andiamo dietro alle volontà di chi punta solo ad un proprio interesse. Il nostro unico interesse è per questa città. Non si tratta di un progetto costruito intorno a me. Non ho interesse a candidarmi”.
Da tempo, l’ex presidente della Provincia insiste sul concetto di territorio e su un progetto che non sia partitocentrico quanto invece focalizzato sulla città. “Le scelte che sono state fatte fino ad ora, anzitutto dal centrodestra, sanno solo di antipolitica – sottolinea – noi pensiamo di avere un progetto che può dare risposte alla città e ce la giochiamo, in un quadro politico che è molto frazionato. I partiti? Il nostro progetto è aperto, lo ripeto”. Federico e altri big dei voti sembrano ormai orientati a non attendere più il pronunciamento del centrodestra ufficiale né appaiono attratti da prospettive come quella sintetizzata nel gruppo che sta con l’ingegnere Cosentino. La “terza via” prende forma e pare con fondamenta per nulla deboli.