Gela. Chiedono di sapere quali conseguenze abbia prodotto lo sversamento d’idrocarburi causato dalla rottura, avvenuta diverse settimane fa, di una delle condutture sotterranee che attraversano la zona di contrada Armatella.
Gli attivisti del comitato Bonifichiamoci e gli aderenti al coordinamento Territori sostenibili chiamano in causa direttamente il sindaco Angelo Fasulo. Dopo lo sversamento, avvenuto su alcuni terreni che costeggiano la statale 117 bis, i responsabili del gruppo Enimed hanno avviato le prime operazioni d’intervento. Gli attivisti, però, vogliono spiegazioni. La fuoriuscita, infatti, si è verificata lungo un’area destinata alle coltivazioni e rientrante nel complesso del sito Natura 2000. Intanto, già questo pomeriggio, è stato indetto un sit in di protesta davanti agli uffici direzionali Enimed. Qualche settimana fa, un gruppo di aderenti al comitato Bonifichiamoci aveva manifestato proprio in contrada Armatella. Sotto questo profilo, viene ulteriormente rinnovata la richiesta d’attivazione di un vero e proprio tavolo tecnico delle bonifiche: con il compito di analizzare l’attuale stato dell’attività di bonifica nei siti interessati dalla presenza degli impianti Eni ed Enimed.