Gela. Dieci mesi fa uccise la madre adottiva ferendo gravemente anche un brigadiere dei carabinieri. Oggi la difesa chiede che Fabio Greco venga considerato mentalmente instabile e di conseguenza incapace di intendere e di volere.
Sarà una battaglia tra periti quella che si prospetta per l’omicidio di Iolanda Di Natale, uccisa dal figlio trentottenne nel suo appartamento di via Cocchiara. Greco rispondere di omicidio, tentato omicidio, aggressione e lesioni. Giuseppe Emmanuello, il brigadiere dei carabinieri con il suo intervento ha salvato la vita a un vigile del fuoco. Davanti al Gip Veronica Vaccaro l’avvocato Giacomo Ventura ha ottenuto che il suo assistito venga giudicato con il rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica. La difesa ha depositato le relazioni dello psichiatra Franco Lauria, e della psicologa Emanuela Oliva. Entrambi hanno scritto che l’imputato è affetto da melanconia maniacale. I familiari di Iolanda Di Natale si sono costituiti parte civile con l’avvocato Flavio Sinatra. Il Gip ha incaricato come perito Salvatore Bruno. Il prossimo mese dovrà relazionare. Greco, che aveva un solo precedente per aggressione risalente al 2003, massacrò di botte la madre. Alla base contrasti antichi, forse dettati da motivi economici.
Quando sono arrivati i carabinieri ed i vigili del fuoco tentò di accoltellare un pompiere, salvato dal tempestivo intervento di un brigadiere dei carabinieri, ferito al collo ed al braccio.
Fabio Greco non solo uccise la madre e ferito il brigadiere dei carabinieri, ma ha pure infierito sul cadavere della donna, arrivando al punto di conficcare degli aghi nella zona orbitale. Iolanda Di Natale aveva il volto massacrato dai colpi inferti continuamente dal figlio, che ha usato una statua di una madonnina ed un quadro.