Pusher e clienti arrivavano in città per la cocaina, chieste cinque condanne

 
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Gli arresti furono effettuati dai carabinieri coordinati dai pm della procura (nella foto il procuratore capo Fernando Asaro e il sostituto Mario Calabrese)

Gela. Cinque condanne richieste dal pm Mario Calabrese per un giro di droga che venne scoperto dai carabinieri. Era soprattutto la cocaina a spingere in città clienti e pusher, che spesso arrivavano da altri centri dell’isola. In base a quanto emerso dalle attività di indagine, uno degli organizzatori del traffico di droga era il trentaduenne Giuseppe Domicoli, con precedenti sempre in materia di stupefacenti. Nei suoi confronti, il pm ha chiesto la condanna ad otto anni e otto mesi di reclusione. Sette anni, invece, per Angelo Mangiavillano. Quattro anni e otto mesi sono stati chiesti nei confronti di Antonio Lo Presti. Infine, quattro anni di reclusione a Vincenzo Frasca e Bruno Di Stefano. Le conclusioni sono state formalizzate davanti al gup del tribunale. Pare ci fossero contatti, soprattutto con pusher della zona del ragusano. I carabinieri monitorarono i loro spostamenti e intercettarono diverse comunicazioni telefoniche.

L’attenzione si concentrò inoltre sull’attività commerciale, una rosticceria, che in base alle contestazioni Domicoli (difeso dagli avvocati Giacomo Ventura e Davide Limoncello) avrebbe usato in parte come copertura, così da poter incontrare gli acquirenti. A maggio, toccherà alle difese concludere. I legali hanno scelto il giudizio abbreviato.

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