Pudm, confronto con consiglieri e progettista: Piano demanio va chiuso prima possibile
Senza il Pudm, atteso veramente da anni, non è possibile ipotizzare un rilancio dell'economia che guardi al fronte mare e al turismo

Gela. I tempi sicuramente non sono stati brevi ma la procedura del Piano di utilizzo del demanio marittimo è stata sostanzialmente ripresa, dopo diverse traversie burocratiche. Ieri, il sindaco Di Stefano e l'assessore Fava hanno incontrato i consiglieri comunali e il progettista, quest'ultimo in videocollegamento. Il Pudm va chiuso entro le prossime settimane. "Vorrei avere il piano completo prima di Ferragosto – dice Fava – manca veramente poco". Non tutti i consiglieri sono dello stesso avviso ma per l'assessore vanno ricompresi solo punti che si possono affrontare in tempi brevi, riportando nel piano definitivo l'area del progetto "Argo-Cassiopea" e quella della riqualificazione di una parte del fronte mare, oltre agli interventi per il porto rifugio. Se il progettista riuscisse a chiudere entro metà agosto, spetterebbe poi al rup procedere con l'approvazione definitiva. I successivi passaggi sono in Regione e in consiglio comunale. Gli uffici palermitani dovranno vagliare l'eventuale Vas. Senza il Pudm, atteso veramente da anni, non è possibile ipotizzare un rilancio dell'economia che guardi al fronte mare e al turismo. E' essenziale la pianificazione che può essere apportata esclusivamente da questo strumento. Da tempo, se ne occupano le commissioni consiliari, quelle mare e urbanistica, che hanno condotto approfondimenti ulteriori. L'iter va comunque completato. Il Pudm è uno degli aspetti richiamati nel programma del sindaco e obiettivo mai nascosto del Pd.