Gela. Ha sempre sostenuto, anche durante il dibattimento, di essere stato costretto, con le minacce, ad attribuirsi la responsabilità di un incidente stradale verificatosi sulla provinciale Gela-Butera nell’estate di sette anni fa.
Invece, il giudice Domenico Stilo, a conclusione del processo, lo ha condannato a due anni di reclusione. Sarebbe stato Sebastiano Ragonesi, infatti, ad aver urtato, a bordo della sua Twingo, un motorino con in sella due giovani. La decisione è stato adottata a conclusione di un lungo procedimento.
L’imputato, inoltre, dovrà risarcire i danni subiti dalle due presunte vittime, costituitesi parti civili con l’avvocato Gaetano Carluzzo. “Questo – ha spiegato in aula il difensore Concetta Di Stefano – è un processo fondato solo ed esclusivamente su una serie di presunzioni. Non ci sono dati certi circa la responsabilità del mio assistito”.
Il giudice Stilo, però, ha accolto in pieno la richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero Pamela Cellura. Stando al dispositivo letto in aula dal magistrato, Ragonesi sarebbe responsabile del reato di violenza privata legato proprio all’incidente stradale finito al centro degli approfondimenti.