Gela. I principali capitoli amministrativi rimangono sul tavolo del sindaco Di Stefano e dei suoi assessori. L’attesa massima è per il bilancio stabilmente riequilibrato, fondamentale lungo la via per uscire dal dissesto. Nelle prossime settimane, mentre la Regione ha bloccato le royalties del progetto “Argo-Cassiopea” e Di Stefano vuole un confronto diretto con il presidente Schifani, qualche passaggio politico dovrà comunque essere formalizzato. Il sindaco è alla guida della coalizione progressista e civica, in campo per le elezioni provinciali di secondo livello. Al voto andranno consiglieri e primi cittadini del territorio. Di Stefano ha ottenuto un pieno supporto dai partiti che fanno parte del “modello Gela”. Adesso, si tratterà di sondare il campo negli altri Comuni, alla ricerca di sostegno e di pezzi fondamentali della coalizione. In giornata, ci sono stati i primi incontri, piuttosto informali. Di Stefano è stato invitato a un convegno a Mazzarino. L’occasione era propizia per una verifica con gli eventuali alleati che decideranno di sostenere la sua candidatura alla presidenza della Provincia. Sicuramente, potrà contare sul Pd e sul Movimento cinquestelle, che sono essenziali nella giunta comunale. Anche i deluchiani di “Sud chiama nord” sembrano disposti a dirgli sì, nel quadro territoriale, come è stato riferito da dirigenti locali. Un appoggio potrebbe arrivare pure dai renziani di Italia Viva, che seppur all’opposizione in consiglio comunale, a livello nazionale sono ormai collocati nel centrosinistra e le provinciali si pongono come una prima verifica. Di Stefano pare intenzionato a non tralasciare i consigli degli alleati nel “modello Gela” ma vuole inoltre tentare una sortita ampia, nell’area civica. Il suo movimento di riferimento, “Una Buona Idea”, da tempo sta costruendo interazioni con altri gruppi fuori dai partiti, in tutta la provincia e anche a Caltanissetta, con la sintonia già formalizzata nei rapporti con “Futura”, che ha una rappresentanza in consiglio. La dimensione di chi non si rivede nei partiti è molteplice ed eterogenea. Il centrodestra non ha ancora un portacolori ufficiale. Il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, assai gradito alla Lega, sembra volerci provare, nonostante l’indagine sul ciclo idrico. Il parlamentare Ars Michele Mancuso, nelle scorse ore, ha invece lanciato ufficialmente la pista che porta al sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, che ha già sponsorizzato, senza se e senza ma, alle amministrative dello scorso anno. Il centrodestra deve puntare a una sintonia complessiva, che non sempre c’è stata e le segreterie regionali, al momento, non hanno in mano un accordo generale per le provinciali.
Di Stefano e i suoi alleati potrebbero approfittarne: leggere il quadro complessivo, in provincia, è tutt’altro che facile. I Comuni determinanti, con il sistema del voto ponderato, sono soprattutto Gela, Caltanissetta e Niscemi. Bisognerà organizzare le forze e cercare di mettere insieme tutti i numeri necessari in una sfida elettorale anomala e priva del voto dei cittadini. Di Stefano sta facendo le prove tecniche del “modello Provincia”, in cerca di riscontri sul territorio.