Gela. E’ iniziato il conto alla rovescia per evitare l’approvazione del disegno di legge proposto dal deputato all’Ars, Antonello Cracolici, sulla riforma delle province.
E’ stata fissata per il prossimo venerdì una seduta straordinaria monotematica del consiglio comunale. Per l’occasione il dibattito in Aula sarà esteso a forze politiche, ordini professionali, sindacati e associazioni.
Secondo Filippo Franzone, portavoce del comitato per lo sviluppo dell’area gelese, bisogna contrastare il tentativo politico di riproporre l’anacronistica disposizione geografica delle province anche per i Liberi consorzi, come previsto dall’onorevole Cracolici.
Altri comuni dell’isola potrebbero associarsi alla protesta di Gela perché uniti, indirettamente, da interessi e possibilità di sviluppo economico diverso dal capoluogo di provincia di riferimento. Motivazione che potrebbe indurre i referenti delle amministrazioni comunali di Sciacca, Taormina e Marsala a partecipare al consiglio straordinario in città e sottoscrivere un percorso comune sulla riforma delle province da sottoporre entro il 31 dicembre all’attenzione del governo regionale.
In città si parla già di “ddl truffa” nei confronti di quello che era stato annunciato come il “libero consorzio del Golfo”, supportato dalla volontà dei cittadini e delle amministrazioni dei comuni limitrofi a Gela. La battaglia vedrà uniti per la prima volta esponenti del Pd, con Forza Italia e M5s. Con l’ormai ex consigliere provinciale Salvatore D’Arma che non esita a evidenziare “interessi economici in mano a Confindustria legati al mantenimento del potere a Caltanissetta”, avvertendo, “il mantenimento dei commissari elimina la democrazia partecipata e crea una società verticistica”.
Per il presidente dell’ordine dei Commercialisti, Giuseppe Nicoletti, “Bisogna analizzare il progresso economico di Gela – spiega – che come Taormina, Marsala e Sciacca ha bisogno di crescere in autonomia”.
“Gela non può rinunciare al suo sogno ormai secolare sulla provincia – sottolinea Lucio Greco, Forza Italia e presidente dell’associazione Cittadini per la giustizia – non può stare a guardare di fronte all’ennesimo scippo della prospettiva di ottenere il posto di capofila nel decreto sui Liberi consorzi”.
Parole di accusa arrivano anche dal grillino Emanuele Ferrara, Rocco Pardo (Confcommercio) e Antonio Ruvio (Casartigiani del Golfo), solo per citarne alcuni.